***video***Terracina, i grillini ‘danno voce’ ai pini di via De Angelis

Che senso ha tagliare gli alberi in un futuro parco?. Che senso ha sradicare gli ultimi alberi rimasti?. Che senso ha abbattere gli alberi davanti agli occhi innocenti di bambini di una scuola che cerca di educare alla cura e all’amore per l’ambiente?.


Basterebbe osservare i bambini nei giardini o quando entrano in un bosco. Alzano subito la testa, gli occhi si illuminano, rimangono affascinati. Gli alberi più alti portano lo sguardo fino al cielo e i bambini cominciano a sognare. L’albero è un segno di vita e raccoglie in sé il concetto di crescita. Questo dovrebbe bastare a far comprendere quanto fa male assistere ad un atto di prepotenza, incurante delle ripercussioni sull’ambiente, ed irrispettoso verso delle forme di vita vegetali.

Basta poca coscienza e molta superficialità, e in cinque minuti si spazza via tutto: passato, presente e futuro.

Sono queste le cose che ci fanno arrabbiare, quelle a cui molti rispondono con un’alzata di spalle: “ma che vuoi che sia?”. Al contrario, un albero rappresenta invece l’essenza della vita stessa, la natura, il verde. Un albero è aria che respiriamo.

La maestra ci informa di una riunione avvenuta circa un anno fa,della quale esisterebbe anche un verbale, in cui erano presenti i responsabili della scuola,i genitori e gli abitanti del quartiere, l’assessore Marcuzzi e la ditta che si occupa della riqualificazione dell’area. In quell’occasione l’assessore avrebbe promesso che gli alberi non sarebbero stati toccati ed immaginatevi lo stupore delle maestre quando ricevono in questi giorni una telefonata e si trovano davanti al fatto compiuto: il taglio di 5 pini.

Qual è la ragione per cui non c’è stato modo di comunicare prima democraticamente alla cittadinanza le ragioni dello scempio compiuto?.

L’esecuzione di questo abbattimento, senza una condivisione e discussione pubblica del progetto in atto, ci rattrista e ci indigna enormemente. Ci piacerebbe che il cittadino venga visto dall’amministrazione come un referente con cui discutere e confrontarsi, non come un suddito che pieghi la testa o che accetti passivamente ogni decisione, soprattutto quelle illogiche o dannose, come quest’ultima.

Nella speranza che lo scempio sia finito, II gli insegnanti ed i bambini della scuola elementare Giovanni Paolo II invitano i cittadini a partecipare alla festa di primavera in difesa dei pini, un girotondo, un abbraccio collettivo che si svolgerà il 21 marzo alle ore 16,30 presso il parcheggio adiacente la scuola.

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