Non hanno alcuna intenzione di darsi per vinti gli studenti dell’Itis Pacinotti di Santi Cosma e Damiano e sin dalla notizia del rischio di chiusura dell’istituto, si stanno adoperando con ogni mezzo per promuovere iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni perché chi di competenza intervenga per evitare il peggio.
Manifestazioni, richieste di spiegazioni e anche una lettera aperta al sindaco. Gli studenti hanno, infatti, deciso di scrivere al primo cittadino di San Cosma confidando nell’azione amministrativa, ma anche e forse soprattutto per condividere la volontà di salvare una scuola che “presenta tanti vantaggi”.
“Caro sindaco – dicono gli alunni del Pacinotti nella nota inviata a Vincenzo De Siena – da qualche mese il nostro istituto, l’ITIS “A. Pacinotti ” sezione di Santi Cosma e Damiano è al centro di polemiche e contenziosi, non solo per le difficoltà riscontrate nella formazione della prima classe per l’anno scolastico 2014-2015”.
Dopo aver espresso le perplessità circa le notizie che da tempo, ormai, si susseguono sulle sorti del Pacinotti proseguono sottolineando: “L’ITIS offre molti vantaggi culturali, lavorativi ed inoltre è vantaggioso per il nostro territorio. Abbiamo letto sui giornali e su H24notizie articoli nei quali il nostro istituto veniva descritto come un ‘asilo’ aggiustato qua e là per renderlo una scuola superiore, ma non è così. Nella nostra scuola – precisano i ragazzi senza nascondere un pizzico di orgoglio e di appartenenza – ci sono due laboratori, uno di chimica-fisica inaugurato da poco e l’altro di informatica; questi due laboratori ci hanno permesso di evitare di andare a Fondi per svolgere le ore di laboratorio e quindi perdere molte ore di lezione”.
Manifestano perplessità anche per le maldicenze che sentono e leggono gli studenti del Pacinotti che dichiarano: “Abbiamo letto che l’Amministrazione Provinciale non si è preoccupata per noi, ma non crediamo sia vero, sono stati loro a farci i laboratori e quando i laboratori non c’erano l’Amministrazione Provinciale ci garantiva il trasporto a Fondi e non solo per noi ma anche per i nostri compagni disabili. Inizialmente dell’edificio potevamo utilizzare solo le aule presenti al secondo piano e per dare la possibilità a tutti d’iscriversi nel nostro istituto ci hanno fornito un montascale”.
E nel ripercorrere varie fasi dell’istituto tecnico di San Cosma ricordano come “a febbraio prima di organizzare l’open day, noi, con i nostri professori siamo andati a promuovere il nostro istituto nelle scuole medie presenti nei territori dei comuni confinanti. Siamo andati nella scuola che ha visto crescere molti di noi per tre anni, lì dove la dirigente ci ha invogliato a considerare l’ITIS per il nostro futuro; la stessa dirigente però, si è rifiutata di farci fare orientamento per promuovere il nostro istituto. Non credevamo potesse arrivare a tanto, ma noi ragazzi cosa c’entriamo? Forse perché non è solo la dirigente dell’Istituto Comprensivo ‘Guido Rossi’, ma anche dell’Istituto Omnicomprensivo di Castelforte? Forse nessuno ci aiuta perché ci sono degli interessi che confliggono? Noi vorremmo capire perché di tanta burocrazia dobbiamo subirne noi le conseguenze? Perché non possiamo frequentare il nostro istituto senza la paura del ‘futuro’, senza pensare di doverci trasferire, dover cambiare professori, dover ripartire da zero dopo aver iniziato già dei percorsi didattici che ci condurranno nel mondo del lavoro?”
Concludono la loro missiva con un accorato appello: “Signor sindaco pensa si possa tentare di fare qualcosa in piena collaborazione con tutti per promuovere anche il nostro paese? Infine se Lei ritiene che nel passato insieme ad altri amministratori comunali, il Suo impegno nel sensibilizzare, non obbligare, noi ragazzi delle medie, ora studenti dell’ITIS, ad iscriverci in questo istituto, spiegandoci l’utilità e la possibilità di lavoro che poteva offrirci, sia stato un atteggiamento di soggezione psicologica, si sbaglia. Noi ci siamo iscritti, senza pentirci e abbiamo apprezzato la vostra opera di sensibilizzazione. Noi ragazzi chiediamo un aiuto a voi e a tutte le istituzioni competenti per evitare che il nostro istituto venga chiuso e speriamo che vengano fuori i motivi che hanno messo in difficoltà il nostro istituto affinché possiamo agire per contrastarli”.
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