‘San Giovanni di Dio’ di Fondi: il comitato seppellisce l’ascia di guerra, ma gli affanni dell’ospedale continuano

*Michele Caporossi*
*Michele Caporossi*

Dallo storico comitato pro ospedale di Fondi, da tempo sul piede di guerra, si dicono sicuri: “Ci sono giunte rassicurazioni sull’operatività delle sale operatorie dei reparti di Chirurgia e di Ostetricia. Inoltre adesso possiamo stare tranquilli sulla guardia notturna”. In sostanza, il neo-direttore generale dell’Asl di Latina Michele Caporossi pare essere riuscito a placare gli animi del coordinatore del battagliero sodalizio, Lucio De Santis, e dei suoi. I quali, rinnovando l’appello ai senatori Claudio Fazzone e Claudio Moscardelli per un potenziamento dei servizio del nosocomio della Piana, ci tengono comunque a ribadire un concetto: “Continuiamo a tenere alta la guardia, affinché alle parole seguano i fatti e affinché per Presidio centro si intendano i due ospedali di Fondi e Terracina e non ci siano sbilanciamenti”.

*Il 'San Giovanni di Dio'*
*Il ‘San Giovanni di Dio’*

Già, “parole” e “fatti”. Con il secondo termine che, quantomeno a livello di immediatezza, non sempre è la logica conseguenza del primo: chi di dovere ha sì rassicurato, ma ad oggi di concreto non è ancora stato fatto nulla.


La Chirurgia del ‘San Giovanni di Dio’, ad esempio, a causa della carenza di personale continua a barcollare pericolosamente. E, se è vero che il direttore generale ha assicurato che, per il reparto del primario Riccardo Bertolini, la reperibilità notturna non verrà abolita, è vero pure che il mancato taglio non è certo dovuto ad un qualche intervento dell’Asl.

Fino al primo aprile, sarà in pratica possibile andare avanti solo per ‘grazia ricevuta’. Ed il futuro prossimo rimane comunque un grosso interrogativo.

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*Chirurghi contati*

Spieghiamoci meglio. Ad inizio mese, la guardia medica chirurgica era stata messa da parte per la nota carenza di personale. Poi, dopo soli tre giorni, l’improvviso cambio di rotta dettato dal capo dipartimento, con una nuova disposizione volta al suo ripristino. Una repentina manovra favorita dal procrastinare del dottor Luigi Stella Persico, che aveva già salutato per un posto fisso in un’Asl capitolina, salvo poi decidere di rimanere a Fondi per un altro mese, per dare una mano a quello che per anni è stato il suo reparto. Terminato il mese corrente, però, se ne andrà per davvero. Ed altrimenti non potrebbe fare, dato che da settimane ha già presentato le dimissioni.

Così che, tra non molto, i problemi che già di recente avevano messo a rischio la reperibilità notturna si ripresenteranno un’altra volta. A meno di concreti interventi al fotofinish da parte dell’Asl, tra un paio di settimane punto e a capo, insomma.

E dunque? Dunque, se il servizio di guardia notturna fosse effettivamente interrotto daccapo, rimarrebbe solo il cosiddetto reperibile di presidio, chirurgo a disposizione sia dell’ospedale di Terracina che di Fondi, ma solamente per i grossi interventi indifferibili. Sul versante fondano, di conseguenza, i casi di minore entità e le consulenze ‘by night’ sarebbero sistematicamente dirottate al ‘Fiorini’, andando ad ingrossare ulteriormente la nutrita carovana di ambulanze che già fanno senza sosta la spola tra le due strutture.

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