Intitolare il lungomare di Terracina ad Aldo Moro, la proposta del Pd

Aldo Moro sul lungomare di Terracina
Aldo Moro sul lungomare di Terracina

Domenica 16 marzo coinciderà con il 36 anniversario della strage di via M. Fani a Roma che segnò la morte ed il sacrificio degli agenti della scorta: Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Oreste Leonardi e Domenico Ricci ed il rapimento e l’inizio della prigionia del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro.
A ciascuno di loro giustamente Terracina ha saputo dedicare in passato una strada, al presidente Moro, nonostante lo scorso anno su proposta del PD sia stata votata all’unanimità in consiglio comunale una mozione con la quale si proponeva la dedicazione della passeggiata del lungomare, ancora no.

L’intento di questa nota, vista la delicatezza del tema trattato e la tragicità dell’evento cui è legata, non vuole essere assolutamente polemico, essa bensì vuole essere di stimolo a chi amministra e governa oggi la Città a dare seguito a quanto ratificato dal consiglio comunale.


La ricorrenza di questo anniversario è anche l’occasione per riflettere sul profilo umano e politico dell’ultimo statista che ha segnato la storia della politica italiana degli ultimi decenni, della attualità del suo pensiero politico, della profeticità del suo messaggio politico e della sua morte.
Il ricordo della sua figura discreta ed elegante accompagnata, durante le lunghe passeggiate dagli uomini della scorta sul bagnasciuga o sul marciapiede del lungomare di Terracina è immagine impressa nella memoria di tutti coloro che hanno avuto l’occasione di incontrarlo ed intrattenersi con lui in brevi ma intense conversazioni nei fine settimana nei quali Moro sceglieva di trascorrere nella nostra Città insieme alla sua famiglia i momenti di riposo.

Non è tuttavia per sole ragioni di carattere emotivo che si ritiene opportuno dedicare a lui, vincendo i dettami della toponomastica e le logiche che stanno alla base della intitolazione delle strade, una importante arteria della Città, ma soprattutto per l’attualità del suo pensiero.

Il suo messaggio politico è infatti oggi quanto mai attuale. Moro è infatti il sostenitore della tesi dell’alternanza di governo quale metodo indispensabile per rivitalizzare e rinnovare continuamente le istanze etiche di una democrazia. Della necessità del superamento delle barriere ideologiche, del dialogo e della condivisione tra i principali partiti di massa per la costruzione delle regole democratiche. Del riformismo quale strategia per il rinnovamento delle regole democratiche adeguandole continuamente al proprio tempo per contrastare le forze del conservatorismo e dell’immobilismo protese al mantenimento dello status quo e della conservazione, guardando agli interessi delle future generazioni piuttosto che all’esito delle elezioni imminenti. Forze della conservazione le quali hanno avuto sicuramente un ruolo di protagonismo nell’arginare la sua visione della politica italiana e nell’ostacolare quel percorso di riforme che ancora oggi stenta a prendere forma nel nostro Paese.

Ivano Giuliani Coordinatore Circolo PD di Terracina