Minturno, rubati in mare 9 chilometri di reti da pesca. Ingenti i danni per i pescatori

reti seppieSono stati vittime di un furto. Non uno qualunque, perché sono stati derubati della materia prima che consente loro di lavorare e sostentare le proprie famiglie.

Oltre 4mila euro di danno, quello subito nella scorsa notte da alcuni pescatori di Minturno che in questo periodo sono soliti gettare le reti per la pesca alle seppie. Due i chilometri di rete delimitati da tanto di segnaletica a norma, proprio come vuole la legge, sono stati rubati tra Minturno e Gianola. Con un risultato di alcune migliaia di euro svaniti nel nulla, l’impossibilità di ricomprare le reti trafugate e l’”incapacità economica” di portare avanti le proprie famiglie.


Due pescatori, quelli dichiarati, che stamattina hanno fatto la terribile scoperta. La segnaletica, quella che se non è a norma comporta sanzioni pecuniarie salate era dove doveva essere, ma le reti erano state recise di netto e portate via.

Nel comparto la voce stamattina è viaggiata veloce e pare proprio che altri quattro operatori ittici di Minturno abbiano subito eguale sorte, per un totale di 9 chilometri di rete rubata. Si tratta di reti che costano 150 euro ogni 50 metri.

Inutile parlare di rabbia. Superfluo esprimere il risentimento per l’impossibilità di tornare a lavorare nell’immediato. L’amarezza è tanta per un lavoro assai dispendioso, le tasse sono considerevoli, ma che di contro “non offre alcuna tutela”.