Ricercato da dieci anni, arrestato dalla Squadra Mobile: deve scontare 16 anni

*Gezim Bullari*
*Gezim Bullari*

La Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con l’Interpol  ha arrestato Gezim Bullari, cittadino albanese di 43 anni, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Latina. Bullari è stato arrestato al suo arrivo a Fiumicino, in quanto estradato all’esito di commissione rogatoria dall’Albania, perché colpito da mandato di cattura internazionale.

All’arrivo all’aeroporto ha trovato gli agenti della III sezione della Squadra Mobile che lo hanno preso in consegna dopo avergli notificato il mandato di cattura emesso dall’Autorità giudiziaria pontina. Bullari, ricercato da dieci anni anche in ambito internazionale, si è reso irreperibile all’indomani dell’emissione di custodia cautelare in carcere emessa a suo carico. Dalle attività d’indagine compiute dalla Squadra Mobile di Latina è emerso che Bullari ha fatto parte di un’associazione per delinquere di matrice albanese, dedita allo sfruttamento della prostituzione di donne connazionali fatte entrare clandestinamente in Italia da Durazzo con la promessa di un lavoro. Al loro arrivo in Italia le ragazze sono state segregate in appartamenti situati nei dintorni di Latina ed a Sezze.


Nel corso delle indagini è emerso che il Bullari ed i suoi complici, tra cui anche cittadini italiani dimoranti in provincia di Latina, hanno anche contratto falsi matrimoni con le ragazze, tutte giovanissime, per celare l’attività di sfruttamento della prostituzione. Inoltre, in molti casi le donne sono state costrette a prostituirsi a prescindere dal loro stato di salute e sottoposte a ogni tipo di privazione a tal punto da essere private anche del cibo. Dalle indagini è emerso che il sodalizio criminale di cui ha fatto parte Bullari, all’insaputa delle interessate, “acquistava” le ragazze da avviare alla prostituzione da connazionali residenti in Albania. Circostanza quest’ultima che ha determinato il consumarsi del reato anche di riduzione in schiavitù, contestato al sodalizio criminale di cui ha fatto parte il Bullari.

Bullari dovrà scontare la pena di 16 anni di reclusione per i reati di sfruttamento della prostituzione, riduzione in schiavitù, tratta di esseri umani ed associazione per delinquere.