Ospedale di Fondi, il comitato si appella a Fazzone e Moscardelli

*Il 'San Giovanni di Dio'*
*Il ‘San Giovanni di Dio’*

Si dicono pronti ad “azioni eclatanti”, dal comitato pro ospedale di Fondi, che a tutela della funzionalità – e del futuro – del ‘San Giovanni di Dio’ chiede un deciso intervento della classe politica.

In particolar modo di quella sovracomunale, dai senatori Claudio Fazzone e Claudio Moscardelli, passando per gli esponenti della Pisana eletti in provincia di Latina. Una questione di “responsabilità” e “dovere”, per il sodalizio guidato da Lucio De Santis. “Che l’ospedale non chiude è cosa certa, ma questo può non voler dire nulla, se per mancanza di personale i servizi si fermano ed è quello che sta accadendo”.


Caso emblematico quello della Chirurgia, che dopo l’ennesimo forfait, con il precario Luigi Stella Persico quasi ‘fuggito’ dall’Asl pontina, è letteralmente al collasso, con sole tre unità operative. Senza contare che tra non molto l’anestesista andrà in pensione.

“Per quanto abbiamo potuto accertare, Chirurgia lavora praticamente un giorno la settimana”, spiega De Santis. “Per le analisi, anche dal pronto soccorso si devono aspettare quattro o cinque ore, perché devono andare a Terracina. Per noi il limite, a questo punto, è stato superato.  La fiaccolata del 12 febbraio, a cui hanno partecipato più di 2mila persone, ha dimostrato che la gente è preoccupata e pronta a farsi sentire per difendere il ‘San Giovanni di Dio’ e i suoi servizi. Ci stiamo muovendo con grande civiltà e cercando il confronto con tutti gli attori interessati, ma non siamo più disposti ad aspettare: noi non ci fermeremo”.

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