Lsu in provincia di Latina, l’assessore D’Arco convoca sindaci pontini e rappresentanti del Consiglio per le Autonomie Locali

Assessore provinciale Silvio D'Arco
Assessore provinciale Silvio D’Arco

Si è svolto nei giorni scorsi, presso la sede di Via Costa, una importante riunione per esaminare l’incresciosa situazione creatasi per i lavoratori socialmente utili impegnati ,da diversi anni, nella gestione dei servizi essenziali dei comuni e degli  enti pubblici territoriali operanti in Provincia di Latina. All’incontro promosso dall’Assessore provinciale Silvio D’Arco hanno partecipato i Sindaci dei comuni interessati, Donato Robilotta e  Bruno Manzi, rispettivamente Presedente e Vice Presidente del CAL.  Si tratta afferma D’Arco,  di  circa 200 lavoratori pontini rimasti senza reddito e senza alcuna protezione sociale, giunti ormai sull’orlo della disperazione a causa di procedure burocratiche sbagliate imposte ai comuni dalla precedente Giunta Regionale Lazio  ;  procedure e atti amministrativi dichiarati  illegittimi anche da parte della Corte dei Conti regionale.

In ambito regionale sono coinvolti in tale vicenda circa 1.200 lavoratori che stanno pagando insieme agli Enti Locali le conseguenze di errori amministrativi addebitabili solo ed esclusivamente alla Regione Lazio.  A fronte degli errori regionali del passato nel mese di dicembre scorso il Ministero del Lavoro e la Regione Lazio, spinte anche dal CAL e dalle organizzazioni sindacali, hanno sottoscritto un apposito Accordo di Programma con il quale sono state individuate sia le risorse finanziarie sia le azioni amministrative necessarie da mettere urgentemente in campo per sanare le situazione pregresse e procedere concretamente alla stabilizzazione degli LSU.


Insomma ci sono adesso le risorse finanziarie disponibili. ministeriali e regionali, per chiudere positivamente  questa partita sociale  e  per  consentire agli Enti pubblici locali di riprendere in servizio i lavoratori.  Tuttavia la Provincia di Latina, unitamente al CAL ed ai Sindaci  si trovano costretti  a denunciare una gravissima situazione di stallo nelle procedure attuative da parte  dell’alta  burocrazia regionale che a tutt’oggi non è stata in grado di delineare  procedure certe e  concrete finalizzate alla effettiva riassunzione e  stabilizzazione dei lavoratori interessati, scaricando irresponsabilmente  i gravi disagi sociali dei lavoratori  e delle loro famiglie sui comuni e  sugli altri Enti territoriali ( ASL e Comunità Montane )

Da qui l’appello al Presidente  Nicola  Zingaretti e all’Assessore competente al Lavoro della Regione Lazio di riportare urgentemente il tema degli LSU  sul tavolo politico-istituzionale regionale e di non lasciare nelle solo mani della burocrazia regionale una problematica sociale ormai  giunta  limite dell’implosione sociale che sta causando anche gravissimi disfunzioni ai servizi essenziali dei Comuni, delle ASL e delle Comunità Montane.