
Chiuso ‘per abusi’. Nel pomeriggio di mercoledì, il ‘Virgilio Grand Hotel’ di Sperlonga è stato colpito da un’ordinanza di chiusura a firma del sindaco Rocco Scalingi.
Notificata dagli carabinieri del comandante Salvatore Capasso e dal dirigente della polizia locale Alessandra Faiola, è legata a dei recenti sopralluoghi effettuati in particolar modo da Asl e vigili del fuoco.
Accertamenti nel corso dei quali sono spuntate fuori varie irregolarità, per la rinomata struttura a quattro stelle, nata con una ricettività di trenta stanze, ma col tempo cresciuta fino ad ospitarne più del doppio.
In pratica, quasi la metà delle camere sarebbe risultata priva delle necessarie autorizzazioni: dove per la mancanza del relativo placet dell’Asl; dove per quello dei vigili del fuoco. Che, tra le altre cose, nel complesso non avrebbero mai concesso l’agibilità all’hotel dell’ingegner Francesco Emini.
Sul finire dello scorso mese di gennaio, una porzione del ‘Virgilio’ era stata posta sotto sequestro con l’ipotesi che, in una parte della sala ristorante, fossero state abusivamente ricavate nove stanze.
Ma, a quanto pare, la situazione effettivamente accertata è ben più consistente. Alcuni alloggi sarebbero infatti stati ricavati nel seminterrato, su uno dei due livelli sotterranei autorizzati per un parcheggio, area di sosta poi realizzata solamente su uno dei due piani.
Nell’altro, appunto, diverse camere da letto: irregolari perché secondo le autorità, trovandosi al di sotto del livello del mare, sono a rischio allagamento. Come del resto lo sarebbe anche la sezione Spa dell’hotel, con bagno turco, sauna e solarium.
Da qui, dopo l’arrivo delle relazioni stilate dalle autorità competenti, l’obbligata ordinanza di chiusura da parte del Comune.
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