Prima i piccolini della ‘Elisabetta Fiorini’, adesso tocca ai grandi dell’istituto professionale ‘Alessandro Filosi’ scendere in piazza per reclamare il proprio diritto ad avere lo spazio necessario e sacrosanto dove poter vivere degnamente la scuola.
Mette un po’ di sconforto pensare che per l’istituto superiore di Terracina non si tratta della prima manifestazione del genere, e sempre per lo stesso motivo: anche domani ragazzi e docenti saliranno in Comune per chiedere quella nuova sede che rischia di diventare una sorta di leggenda metropolitana.
L’aspetto più grottesco di questa situazione è che le scuole della città rischiano di venire ai ferri corti tra loro, come successo di recente tra il ‘Filosi’ e i vicini di casa della ‘Elisabetta Fiorini’ che temevano di dover traslocare per far spazio agli studenti più grandi. Così sono scesi in strada, bambini, maestre e genitori, e sono andati anche loro in Comune, non solo per avere garanzie di poter restare nella sede storica, ma anche di riavere indietro quel piano concesso dal sindaco Procaccini al professionale sempre troppo stretto.

“Spero che davvero partecipino in molti per dimostrare che noi ci siamo che da anni chiediamo invano un nuovo edificio senza dover togliere spazi agli altri-scrive sul gruppo Facebook della scuola il dirigente scolastico del ‘Filosi’ Anna Maria Masci parlando della manifestazione di domani mattina- Siamo una scuola di qualità dove si fa una didattica esperienziale apprezzata in molte parti e i nostri alunni acquisiscono competenze ottimali, chiediamo un più forte riconoscimento cittadino e un impegno dei politici nei nostri confronti senza danneggiare alcuno.
Ci dispiace che si parli di guerra tra scuole: è come una guerra tra poveri, noi non vogliamo alcuna guerra, ma desideriamo solo che smettano di prenderci in giro. Per questo aspetterò in piazza i ragazzi per andare con loro a parlare con il sindaco e ascoltare le soluzioni che ci proporranno. Spero che i cittadini si uniranno al corteo, che ragazzi non pensino che sia un giorno per stare a casa a dormire, che i loro genitori li accompagnino e che anche i docenti liberi dagli impegni scolastici siano con loro.

Spero che in Provincia si guardi a questa scuola come l’eccellenza che è, e faccia il possibile per aiutarci. Spero che ognuno senza egoismi faccia il meglio delle proprie possibilità, che si possa finalmente smettere di vivere nelle emergenze senza togliere ad altre scuole dato che questo non è giusto, specialmente pensando al fatto che sono anni e anni che vengono fatte queste richieste.
La ‘Fiorini’ e il ‘Filosi’ si sono le due scuole più antiche della zona e sono quelle più bistrattate e non curate. nNn è giusto che per indolenza politica o di interesse reale si lascino queste due scuole nell’abbandono”.
Intanto gli studenti hanno scritto una lettera che domani consegneranno al sindaco Procaccini:
“Gentile Sig. Sindaco Nicola Procaccini,
siamo gli allievi del Filosi con le nostre famiglie e i nostri docenti. Sono 150 anni che questa nostra scuola non ha una sua sede. Sospiriamo da tempo immemorabile la palestra, ma ora abbiamo necessità ancora più ingenti, dato il numero di iscritti ed i laboratori inesistenti che sono indispensabili alla didattica. Abbiamo creduto a promesse e parole, specie da parte dei politici in fase elettorale. Il Sindaco precedente ci ha trattato malissimo, la Provincia non ci ha curato più, ci sentiamo abbandonati. Anche Lei ci ha promesso in fase elettorale che avrebbe risolto la nostra questione. Siamo venuti già più volte su da Lei e abbiamo creduto nelle Sue parole perché è giovane e l’abbiamo sentita vicino, ma ora non sappiamo più cosa pensare: siamo stati ancora una volta presi in giro?
Appena abbiamo saputo, dagli organi di stampa, che tutte le scuole superiori passeranno tra pochi mesi al governo comunale, abbiamo pensato che una serie di manifestazioni possa servire a far capire che il nostro problema non è stato risolto e che il Comune di Terracina deve pensare ad una risoluzione.

Nel frattempo manderemo questa lettera anche in Provincia per conoscenza dato che non è chiaro a chi spetti ufficialmente (tra Comune e Provincia) occuparsi di noi tra qualche mese.
Ancora abbiamo da chiedere!
Le facciamo, quindi, una proposta qui di seguito e poi le chiediamo un impegno:
in via provvisoria, in attesa del nuovo edificio, chiediamo uno scambio dei n. 10 locali dell’indirizzo Servizi Socio-Sanitari (sopra al Bar Centrale) già restaurati e con riscaldamento, finestre e bagni nuovi, con la sede attuale della scuola elementare “E. Fiorini”.Con urgenza abbiamo la necessità di costruire il quarto laboratorio di cucina, una plonge, e un magazzino pesante che dovrebbe essere ubicato al piano terra, nonché il quarto laboratorio di sala. Abbiamo, inoltre bisogno di un’aula magna, di una palestra, di n. 5-6 aule.
Oppure le chiediamo di trovare un’altra soluzione che abbia il piano terra (poiché le cucine possono essere ubicate per legge solo al piano terra).
Chiediamo inoltre che, chiunque se ne debba occupare, individui lo spazio per la nuova scuola e che si avvii l’appalto per un nuovo edificio a Terracina con gli 84 ambienti necessari alla nostra scuola:
48/50 classi, 2 laboratori informatica/lingue, 1 laboratorio metodologie, 1 laboratorio ricevimento, 4 laboratori cucina, 4 laboratori sala,1 office, 1 aula magna, 1 palestra, 1 laboratorio scienze, 1 sala costumi/divise, 1 sala video,1 sala docenti, Biblioteca, 1 laboratorio psicologia/sportello, 5 locali segreteria, 2 archivi grandi, 2 magazzini normali, 2 magazzini alimenti alberghiero con celle frigorifero, 1 magazzino vettovaglie (pentole, bicchieri);
In alternativa alla suddetta richiesta, l’assegnazione definitiva della sede “E. Fiorini”, risolverebbe la nostra questione.
Gentile Sindaco di Terracina la nostra scuola è una scuola antica ma non per questo vecchia; siamo ovunque apprezzati per la nostra professionalità. Ce lo riconoscono tutti e anche Lei lo ha affermato in più occasioni. Perché non prendere a cuore le nostre richieste? Sono anni che chiediamo e lottiamo insieme a genitori e insegnanti. Le chiediamo l’impegno di risolvere le nostre problematiche.
Abbiamo intenzione di fare un mini corteo ogni mese, non staremo più zitti, ORA BASTA!
Speriamo che le nostre esigenze siamo ascoltate e soddisfatte.
Cordiali saluti
Il Comitato dei Rappresentati d’Istituto e di classe”.
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