È diventato il simbolo della battaglia civile nella vicina Terra dei Fuochi, divenuta drammaticamente nota per l’interramento e lo sversamento di rifiuti tossici e velenosi. Don Maurizio Patriciello sarà a Formia presso la parrocchia di Sant’Erasmo a Formia, l’8 marzo prossimo a partire dalle 19. Il tema dell’incontro sarà “Il coraggio batte i fuochi”. Nel corso dell’appuntamento sarà presentato il libro di don Maurizio Patriciello intitolato “Non aspettiamo l’apocalisse – la mia battaglia nella Terra dei Fuochi”.
Promotori dell’iniziativa saranno i presidi dell’Associazione Libera di Formia e di Itri, l’Azione Cattolica della Parrocchia di Sant’Erasmo di Formia in collaborazione con don Alfredo Micalusi. Saranno presenti i membri dell’Associazione “Noi genitori di Tutti”, prof. Antonio Marfella dell’Istituto Nazionale Tumori IRCSS “Fondazione G. Pascale” e don Maurizio Patriciello, parroco di San Paolo Apostolo di Caivano. A moderare l’incontro Silvia Barbieri di Libera Lazio.

Don Maurizio Patriciello è divenuto il sacerdote simbolo della battaglia per la bonifica dell’area con il più alto tasso di morti per cancro in Italia, un grido di rabbia e di amore per la sua gente. Caivano, periferia di Napoli, agosto 2010, la notte offre sollievo dal caldo torrido, ma padre Maurizio non riesce a dormire a causa dell’odore nauseante dei rifiuti bruciati, tonnellate di materiali di origini sconosciute finiscono ogni giorno nei campi destinati all’agricoltura e vengono bruciate sotto gli occhi di tutti, producendo fiamme che arrivano in cielo.
È questo episodio a scatenare la sete di verità di don Maurizio, che apre un gruppo su Facebook per denunciare gli orrendi misfatti della camorra e per dare voce a chi ha visto ammalarsi e morire di cancro un figlio, un genitore, un amico, poiché dietro la formula ormai tristemente nota di “Terra dei fuochi” c’è il più grande avvelenamento di massa mai avvenuto in un Paese occidentale.
In questo libro, scritto in collaborazione con uno dei più autorevoli giornalisti italiani, padre Patriciello racconta la battaglia di liberazione della sua terra. L’associazione Noi genitori di tutti è stata costituita il 20dicembre 2013 ai sensi della legge 266/91, della L. R. 11/2007 e dell’ordinamento giuridico, proponendosi di operare a livello regionale, in tutta l’area territoriale compresa tra i comuni della provincia di Napoli, Caserta, Benevento, Salerno e Avellino. Il territorio è storicamente caratterizzato dallo sversamento illegale di rifiuti speciali, anche tossici, da parte di organizzazioni criminali.
I rifiuti illegalmente riversati nelle campagne o ai margini delle strade, vengono incendiati, dando luogo a roghi, i cui fumi diffondono nell’atmosfera e nelle terre circostanti sostanze tossiche, tra cui diossina; in altri casi i predetti rifiuti sono stati e sono intombati nel suolo, contaminando i terreni agricoli e le falde acquifere con danni incalcolabili per l’uomo determinati dall’avvelenamento della catena alimentare.