Cusani prenota un posto in Europa, ma è candidabile?

*L'ex presidente della Provincia Armando Cusani*
*L’ex presidente della Provincia Armando Cusani*

Armando Cusani si sente già politico di rango europeo. La considerazione deriva dal pomposo annuncio di partecipazione dell ex presidente della Provoncia di Latina – sospeso dall’incarico dopo le condanne di primo grado per abuso edilizio ed abuso d’ufficio – al Congresso del Ppe che si celebrerà a Dublino domani e dopodomani in vista delle elezioni europee 2014.

Come rende noto il suo staff “la sua partecipazione e il diritto di voto di cui è stato incaricato sanciscono pubblicamente il coinvolgimento del Presidente della Provincia di Latina uscente nel panorama politico dell’Unione in vista delle elezioni parlamentari che si terranno il 25 maggio prossimo”.


Una candidatura sostenuta ad oggi dal coordinatore regionale Claudio Fazzone, nonostante le indicazioni di Berlusconi, sulla base dei sondaggi in cui anche Cusani è stato inserito, non restituiscano alla fine il ritratto di Cusani. Anzi, il Cavaliere propenderebbe certamente per altre figure di primo pelo piuttosto che su candidati con qualche ‘problemino’

E come noto i problemi all’ex sindaco di Sperlonga non mancano, e derivano tutti dall’applicazione della legge Severino con cui il Prefetto di Latina lo ha silurato da via Costa.  Ma la conseguenza dell’applicazione di una legge dai contorni, invero, assai dubbi, non è solo quella di sospendere un politico dall’incarico, ma anche di sancirne l’incandidabilità .

Aspetto controverso, quello dell’incandidabilità, che la legge Severino demandava ad un intervento successivo  del governo ( decreto legislativo da adottare entro un anno dall’entrata in vigore della legge pubblicata il 31 dicembre 2012) che regolamentasse la materia.

Quel decreto legge non è mai arrivato, e questo vuoto normativo potrebbe consentire a Cusani la candidatura al parlamento Europeo, che pur si è espresso – Ppe compreso – contro la presenza di condannati per reati gravi tra gli eletti.

In forza di ciò Cusani va avanti, ma i dubbi restano e se non sono di natura tecnico – giuridica, almeno di tipo politico sì. Ce la farà Cusani a prendere voti in un collegio elettorale così vasto come quello di Lazio, Toscana, Marche ed Umbria?

Lui pensa di sì, e dandosi arie da statista abbraccia il credo del partito popolare europeo, mica quello di Forza Italia.  E lo cita: “Siamo determinati a guidare l’Europa fuori dalla crisi – dice il programma d’azione del Ppe -. L’ Unione Europea è la soluzione, non la causa. Vogliamo che l’economia europea dia impulso alla crescita e alla creazione di nuovi posti di lavoro. I giovani, così come tutti i cittadini europei, devono poter tornare a guardare al futuro con fiducia”.

Portare fuori la crisi dall’Europa quando non ci si è riusciti con una piccola provincia come quella di Latina, ad oggi pare molto più che un azzardo…