Ospedale di Fondi: il precario se ne va, abolita la reperibilità notturna in Chirurgia

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*Chirurghi contati*

A partire da sabato primo marzo al ‘San Giovanni di Dio’ di Fondi non si può più usufruire del chirurgo reperibile notturno, con tutte le eventuali consulenze da fare a tarda ora dirottate adesso verso il ‘Fiorini’ di Terracina.

Un passaggio di stringente necessità, logica conseguenza del recente forfait del dottor Luigi Stella Persico, migrato verso altri lidi per un contratto sicuro, dopo circa sette anni di inutili attese nel limbo del precariato Asl.


Vicenda umana e professionale a parte, il suo trasferimento nella Capitale ha amplificato la già nota penuria di chirurghi in effettivo servizio presso la Chirurgia di Fondi, ridotta a lavorare con sole tre unità. Cosicché, numeri alla mano, non c’è più nessuna figura professionale che possa garantire la reperibilità ‘by night’.

Insomma, alla fine, oltre al (malcapitato) diretto interessato di turno, del nodo precariato vanno a farne sempre e comunque le spese gli utenti finali.

Da qui, sorge spontaneo un quesito: cosa succederebbe se, d’un colpo, tutte le centinaia di precari dell’Azienda sanitaria pontina incrociassero le braccia?

Scontata, la risposta: un effetto domino che porterebbe nel giro di poco al collasso, considerando che i medici e gli infermieri precari – sempre più infastiditi dalle promesse disattese – reggono giornalmente le sorti dei più importanti reparti e servizi dei nosocomi provinciali.

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