Inchiesta ‘Damasco I’, a Latina un processo per il fondano Domenico Capotosto

*Il Tribunale di Latina*
*Il Tribunale di Latina*

A giudizio Domenico Capotosto, commerciante di Fondi, accusato di usura. Dopo innumerevoli battaglie, arrivate fino in Cassazione, sulla competenza territoriale nel procedimento per l’imputato, una costola dell’inchiesta “Damasco 1”, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Lorenzo Ferri, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto un processo per il fondano.

Capotosto venne arrestato nel 2009 insieme a Vincenzo Garruzzo e Massimo Anastasio Di Fazio. Indagando sulle mafie a Fondi, i carabinieri del Nucleo investigativo provinciale si erano convinti dell’esistenza di un giro milionario di prestiti usurai, con tassi del 120% annuo, portato avanti da Garruzzo con la collaborazione dell’immobiliarista Peticone e di Capotosto. Dopo pochi giorni a Palazzo si insediò la commissione d’accesso e iniziò il cosiddetto caso Fondi. Per Capotosto cadde però subito l’accusa di essere vicino alle mafie e alla fine per lui restò soltanto l’ipotesi che fosse responsabile, insieme a Di Fazio, di un prestito usuraio alla titolare di una vetreria. Il procedimento è più volte rimbalzato tra Roma e Latina, ma alla fine ora il giudice Ferri ha deciso.


L’imputato, difeso dagli avvocati Giulio Mastrobattista e Fabrizio Di Sarra, dovrà comparire il prossimo 23 settembre davanti al II collegio penale del Tribunale di Latina. E la difesa già si prepara a dare battaglia per dimostrare l’innocenza del commerciante.

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