Le origini itrane del maestro Alberto Manzi, autore di “Orzowei”. Il ricordo di Paolo Manzi

*Alberto Manzi*
*Alberto Manzi*

“Non è mai troppo tardi” … per vivere un momento di gloria. A Itri il titolo didascalico della fortunata trasmissione televisiva in onda a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta è stato sottolineato da un amarcord ignoto a gran parte della popolazione, se non, addirittura, a tutte le nuove generazioni.

E’ successo in occasione della programmazione televisiva in due puntate della fiction che ha come protagonista l’indimenticato maestro Alberto Manzi. E sì perché le sue origini, per lo meno quelle dei suoi genitori, sono direttamente collegate al centro aurunco. Lo ha ricordato, per l’occasione, Andrea Paolo Manzi (nella foto), profondo conoscitore della storia patria, ricercatore e lontano parente del maestro che sconvolse tutti i canoni didattici a quel tempo ritenuti inattaccabili.


*Paolo Manzi*
*Paolo Manzi*

“La prolifica dinastia dei miei antenati –sottolinea lo studioso itrano- portò, nel 1922, alcuni rampolli del tempo, per motivi di lavoro, a trasferirsi lontano dal paese natìo e fu proprio da uno dei parenti di mio nonno che partono le radici dell’autore di “Orzowei” il quale, pur avendo fatto riferimento, nel corso di qualche intervista, ai collegamenti pontini, non ha mai visitato le zone da cui discende il ceppo familiare paterno. Non sarebbe sbagliato, oggi, dedicargli una strada o la didascalia toponomastica di un sito che ne ricordi a futura memoria la valenza pedagogica”.