Rifiuti tossici a Formia: sopralluogo di carabinieri e polizia provinciale alla discarica di Penitro. Arriva il georadar per i sondaggi

"Compagnia Carabinieri Formia e il capitano De Nuzzo"
“Compagnia Carabinieri Formia e il capitano De Nuzzo”

Nella mattinata di oggi, mercoledì, i carabinieri del comando di Formia diretti dal capitano Giovanni De Nuzzo, il reparto per la salvaguardia ambientale dell’Arma, il Noe, tecnici dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e la polizia provinciale hanno effettuato un sopralluogo tecnico alla discarica di Penitro per preparare l’attività di sondaggio disposta dalla Procura di Cassino.

Si avvicina il momento di scoprire finalmente dopo decenni e molte chiacchiere, e ovviamente alcune indagini della magistratura ancora in corso, se la discarica di Penitro contiene effettivamente centinaia di fusti di rifiuti tossici come rivelato da affiliati alla camorra.


Due fusti, secondo un verbale di intervento del 1997, della polizia provinciale sulla scorta della quale il procuratore capo della Procura di Cassino Mario Mercone, sono stati certamente trovati. E nella medesima relazione si paventava l’esistenza di altri analoghi contenitori.

"Carabinieri in azione con un georadar"
“Carabinieri in azione con un georadar”

Percio la Procura ha riaperto un’inchiesta oramai chiusa, e a questo punto si va fino in fondo. Il georadar per i sondaggi a onde elettromagnetiche per individuare la presenza di materiali velenosi nel sottosuolo è pronto ad essere adoperato dai tecnici dell’istituto geofisico e vulcanologico italiano. E anche la magistratura oramai ha finito la fase d’indagine, diciamo così, sulle carte. Ora si passa ai sondaggi che al di la di ogni inequivocabile dubbio ci diranno se la camorra ha interrato veleni anche a Penitro o alla vecchia discarica di Campese a Formia.