Alla Stazione di Aprilia tra borseggi, minacce e senso di impunità

stazione aprilia

Una soluzione va trovata. Ma non bisogna aspettare che accada la tragedia. Perché una tragedia si rischia, se non si pone un freno all’escalation di angherie che ogni giorno sono costretti a subire gli utenti della Stazione di Aprilia, non ultimo le attività commerciali.


Già dalle prime ore della mattina, numerosi zingari frequentano lo scalo apriliano. L’obiettivo è prendere il treno per Roma, e raramente per lavorare. E naturalmente senza pagare il biglietto. Capita che mentre aspettano il treno facciano qualche borseggio, magari il portafogli o il cellulare del malcapitato di turno. E così fino a sera.

Lo sa bene il signor Pino che da anni gestisce il bar della stazione. Un bar aperto dalla mattina alla sera (e non chiude all’ora di pranzo, come scritto sul precedente numero) e quindi esposto all’arroganza di molti individui. Lo testimoniano le denunce e gli esposti fatti a Procura della repubblica, carabinieri, Amministrazione Comunale. Insulti, furti e minacce sono all’ordine del giorno: una situazione non più tollerabile. La soluzione che propone è un maggiore controllo durante il giorno da parte delle Forze dell’Ordine. Non serve una presenza fissa, basterebbero le macchine che passano ad intervalli regolari per garantire maggiore sicurezza. Pino aveva chiesto aiuto al Sindaco Terra, il quale a sua volta aveva preso contatti con la Polizia Locale, che aveva garantito una macchina almeno per le prime ore del mattino. Macchina che però non si è mai vista. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di una vigilanza privata, pagata però dal Comune o in collaborazione con ferrovie dello Stato. Oppure Carabinieri o Polizia che trascorrano del tempo in stazione: nel giro di qualche mese sicuramente i risultati si vedrebbero.

Finora gli esposti non hanno sortito effetti. Una cosa però è certa: il pericolo è sempre dietro l’angolo e aspettare il fattaccio sarebbe una sconfitta per tutti. Perché dunque non prevenire?