Castelforte, il consigliere del Pd Cardillo insieme ai giovani per puntare su “una politica di rinnovamento”

Giancarlo Cardillo
Giancarlo Cardillo

Giancarlo Cardillo, consigliere comunale del Pd e membro dell’esecutivo  e della direzione provinciale del Pd interviene per sottolineare:

“Ritengo  la politica  una parte importante  della  vita di un uomo ed è una cosa che io ho sempre  ritenuto  nobile  e seria,  perciò  ho costantemente  cercato  di farla  in maniera  coerente  e responsabile e non mi sono fatto mai condizionare da fattori esterni , anche di natura personale, che  potessero  mettere  a  rischio  la  fiducia  che  i  numerosi  cittadini  hanno  riposto  in  me consentendomi di rappresentarli nel Consiglio Comunale di Castelforte.


La  politica intesa  come  arte  che  persegue il  bene  comune. Anche  a Castelforte,  come in tutta Italia,  il pericolo vero, infatti, è quello di perdere un’occasione per tentare un nuovo corso, soprattutto sotto il profilo etico. In questo senso dobbiamo convenire che la politica (ovviamente quella con la P maiuscola) a causa di atteggiamenti poco comprensibili e poco trasparenti ai cittadini , in questo periodo corre il  serio  rischio  di  lasciare  il  campo  a  neo  predicatori  che  riempiono  la  testa  degli  italiani  di proclami pieni  zeppi di populismo  e si propongono  come l’unica  alternativa  ad un sistena ormai corrotto e logoro.

Così non è e così non deve essere , la storia italiana ha gia avuto falsi profeti che avevano e proponevano false ricette e , tutti sappiamo come è andato a finire. Più di qualche volta, infatti, proprio a causa di queste vicende, ho sentito l’esigenza di lasciare  tutto  e  stare  fuori  dalla  politica  attiva,  che  amo  molto,  con  l’intenzione  di  riflettere  e cercare di comprendere il nuovo, di ripensare alla storia vissuta, ai salti in avanti, alle ragioni delle sconfitte, ma la vita è spietata e i fatti non ti lasciano respiro. Così ad ogni angolo  e in ogni momento, la realtà ti chiede conto di quello che sei, di quello  che fai  e  tu,  educato  nella  tua sensibilità  di  cittadino,  che  ha  in  odio  l’irresponsabilità  e ‘l’indifferenza sociale’, di nuovo senti di dover essere  un ‘partigiano’ , di doverti schierare, di dare il tuo contributo .

E’ con questo spirito che ho aderito al Partito Democratico, ed è con questo spirito che ho partecipato alla costituente dello stesso in tutte le sue fasi, con la consapevolezza di lavorare a un progetto che vedeva la nascita di un grande partito nel quale sono state riposte molte aspettative e che aveva l’ambizione di guidare una società  in continua evoluzione . Tanti compagni e amici, che con passione e intelligenza erano e sono convinti di scrivere una pagina di storia del nostro paese, cosi come l’hanno scritta nel secolo scorso, si trovano oggi a vivere un momento politico fatto  prevalentemente di contrasti, spesso senza alcun progetto se non quello di rendere permanente il conflitto. Addirittura,  a  volte  ho  dubitato  che il PD fosse  all’altezza  di scrivere  questa  nuova  pagina  di storia del nostro paese e  sull’effettiva voglia di fare politica in questo partito.

Per  questo  ho ritenuto  che  anche  a Castelforte fosse  arrivato  il momento  di  invertire  la rotta  e coinvolgeri i giovani ai quali, tutti insieme all’unanimita, abbiamo deciso di affidare la guida del nostro  partito  individuando  in  Giuseppe  Rosato  l’uomo  giusto  che  potesse  interpretare  questa richiesta di cambiamento che proveniva ormai da più parti . Posso  dichiarare  senza  alcuna  ombra  di    dubbio  che  se  siamo  riusciti  a  produrre  questo cambiamento  è stato  anche  grazie  a  chi  come il segretario  uscente Emilio Testa  ha  condiviso  e condotto in prima persona  quest’operazione di rinnovamento. Per questo motivo non finirò mai di ringraziarlo di questa sua intuizione ma lo ringrazio ancor di più per come sta vicino a tutti noi e a me soprattutto,con tutta la sua esperienza e competenza, nel condurre la mia dura opposizione a questa maggioranza amministrativa che ormai ogni giorno ci dimostra quanto sia non all’altezza del compito che gli ha affidato la cittadinaza, seppur per una manciata di voti .

I giovani insieme a chi crede a una forma diversa di partito costituiscono una risorsa per il partito  e  mai  costituiscono,  con  la  loro  giovane  età ,  un  ostacolo  alla  buona  politica  e  anche  se consapevoli  del duro compito  che attende  il segretario Rosato  Giuseppe  con il loro entusiasmo sapranno dare nuova linfa vitale alla nostra azione politico/amministrativa .

Io sono sempre convinto che questo paese non può che essere amministrato da un centro sinistra  perchè  è  l’unico  capace  di  dare risposte  concrete  e  di  assumersi responsabilità  anche  ai limiti dell’impopolarità e io , lavorerò sempre per questo obiettivo . Così come sono convinto che la politica del nostro partito a tutti i livelli debba essere chiara e trasparente e non portatrice di interessi che nulla hanno a che vedere con quelli dei cittadini ma hanno  il solo scopo  di  consolidare  poltrone  e  posti  di  comando  che servirebbe solo  a  garantire rendite di posizioni incociliabili con quella che è la natura stessa del PD che ha voluto Veltroni .

A volte  anche io , per motivi  che nulla hanno  a  che fare  con la politica, penso  che  certi atteggiamenti  che  diventano  inevitabilmente  fonte  di  guerre  fratricide,possono  mettere  in discussione un grande progetto quale è il PD, allora è il momento che tutti ci fermiamo a riflettere se ne vale la pena e, se necessario, fare anche un passo indietro.

Ancora oggi, anzi oggi più che mai, è l’azione politica, che si ispira a valori come la libertà e la solidarietà, che rendono un politico innovatore e veramente riformista. Non basta una tessera  ma  quello  che  conta  veramente  è  la  sua  storia,  e  quella  mia,  è  una  storia  di  sinistra,  non  in discussione. Io  ero, sono  e resterò sempre legato  ai grandi valori  che la sinistra ha storicamente rappresentato  essendomi   formato politicamente negli anni di Enrico Berlinguer.

Credo, quindi,  che oggi più  che mai, l’insegnamento di  ‘quella sinistra’, il suo  modo di fare politica e  il suo coraggio sia  il vero punto di riferimento per una persona come me. Lo stesso coraggio che mi ha indotto a sostenere Renzi agli ultimi congressi che seppur non provenendo dal mondo di cui io ho fatto parte , ho trovato più sinistra in lui che in certi sedicenti esponenti della sinistra interna al PD.

Diceva  Berlinguer  :  ‘Noi  siamo  convinti  che  il  mondo,  anche  questo  terribile  e intricato mondo di  oggi, può  essere  conosciuto, interpretato, trasformato messo  al servizio dell’uomo, del suo benessere e della sua felicità.  La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita’ .

Io  continuerò  a  fare  politica  per  raggiungere  questo  obiettivo,  le  altre  cose  non  mi interessano .

Stiamo vivendo un momento cruciale della vita politica italiana e il PD può e deve essere il vero strumento di cambiamento di un vecchio modo di fare politica. Ci credo e ci voglio credere e sono pronto , oggi più che mai , a costruire  e guidare quel progetto di cui ha bisogno una città come Castelforte ma , per riuscirci ho bisogno di tutti quelli che credono che questo sia possibile e mi rivolgo soprattutto agli amici e compagni del PD a cominciare dal nuovo segretario Giuseppe Rosato , il capogruppo Paolo Ciorra , ho bisogno dell’esperienza di Emilio Testa e di tutti quelli che  hanno rappresentato  il  Pd  in  una stagione  diversa  da  quella  che stiamo  vivendo  adesso ma soprattutto  ho  bisogno  dei  giovani  dirigenti  del  PD  locale  come Tommaso Ciorra  e  Gianmarco Testa e Michele D’Onofrio e tutti gli altri ai quali chiedo di aiutarmi a raggiungere quel sogno di libertà intellettuale di cui Castelforte ha bisogno”.