Precari dell’Asl pontina in subbuglio, Forza Nuova pronta alle ‘barricate’

*Oltre 500, in attesa di stabilizzazione*
*Oltre cinquencento, in attesa di stabilizzazione*

Insostituibili, con la loro opera vitale per la buona parte della sanità pontina. Eppure inevitabilmente precari. Oltre cinquecento professionisti il cui futuro, semestre dopo semestre, è sempre in bilico. Medici e infermieri che vedono la sospirata stabilizzazione come un miraggio. Soprattutto dopo le insistenti voci sul possibile ricorso, in vista dell’assunzione di quattro nuovi specialisti, a vecchie graduatorie che ormai, leggi alla mano, parevano seppellite.

Sembra proprio che a placare gli animi non siano servite nemmeno le recenti rassicurazioni ufficiali del manager Asl uscente Ennio Cassetta. E forse non c’è da stupirsene: molti dei precari dell’Azienda vedono in gioco il loro stesso futuro, dopo anni di sacrifici e silenziosa attesa.


*Il medico e coordinatore regionale di FNGiampaolo Costa*
*Il medico e coordinatore regionale di FN Giampaolo Costa*

A spalleggiarli direttamente, ora, anche Forza Nuova. Il cui coordinatore regionale, il fondano d’adozione Giampaolo Costa, conosce da vicino le stringenti problematiche dei professionisti in subbuglio. Pure perché, per chi non lo sapesse, un camice bianco lo indossa anche lui: è un apprezzato chirurgo dell’ospedale ‘San Giovanni di Dio’ di Fondi.

Innanzitutto, ci tiene a ribadire una cosa: “Queste professionalità permettono il regolare funzionamento degli ambulatori e dei reparti dei quattro ospedali ancora aperti in provincia di Latina”. Cosa che, è evidente, non è finora bastata ad assicurare loro delle certezze lavorative.

Esprimendo la piena solidarietà ai colleghi precari, medici e infermieri, Costa prova a compattare i ranghi, invitando i diretti interessati ad “un’azione comune per la difesa  del loro posto di lavoro e per una definitiva soluzione del problema”.

Da Forza Nuova, sottolineando come sia “fondamentale dare dignità e sicurezza a tante professionalità impegnate in un campo così delicato come quello della sanità pubblica”, paventano decise prese di posizione: “Non si esiterà, davanti ad ulteriori azioni negative da parte della dirigenza Asl o della Regione, ad organizzare azioni di protesta per la difesa dei diritti inalienbili di tali lavoratori, precari ma insostituibili”.

Dal canto loro, i professionisti avevano già minacciato, in caso di manovre non gradite o dubbie, il ricorso a scioperi e vie giudiziarie.

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