
Nel corso del Consiglio Comunale di Priverno del 20 febbraio scorso è stato approvato il Regolamento Generale delle Entrate comunali, strumento di programmazione e controllo voluto con forza dall’assessore al Bilancio Pierluigi Vellucci. Il Regolamento permette all’Ente di stabilire modalità e tempi di riscossione dei tributi comunali, dando modo di programmare e armonizzare la tassazione con le esigenze del bilancio.
“Il Comune, finalmente, si dota di un moderno dispositivo di controllo e regolamentazione delle entrate comunali, compresi i tributi – afferma l’Assessore -. In poco più di sette mesi siamo stati in grado di tappare anche questa falla e ora potremmo finalmente riprogrammare la tassazione comunale. Lavoreremo sulla progressività dei tributi, così da creare un sistema meno vessatorio e più equo: l’obiettivo finale, a medio termine, sarà quello di ridurre la pressione fiscale sui cittadini e sulle imprese. Un’operazione al momento complicata, vista la situazione di bilancio: abbiamo spazi di manovra un po’ ristretti, ma vedremo di sfruttarli nel miglior modo possibile”.
Nel Regolamento sono stabilite le soglie minime di pagamento: per i pagamenti tributari a titolo ordinario la soglia è stata fissata a 12 euro, per il ruolo coattivo, invece, è di 30 euro. Il provvedimento più importante, però, riguarda la rateizzazione dei tributi arretrati. Nel caso in cui la cifra dovuta dal contribuente all’Ente sia superiore ai 250 euro, si potrà definire un piano di rientro composto da rate di egual valore. Un provvedimento che permetterà all’Ente di migliorare la propria capacità di riscossione e, contemporaneamente, venire incontro alle necessità dei cittadini.
“L’altissima pressione fiscale imposta oggi ai cittadini è frutto delle politiche di austerity volute dall’Europa – continua l’Assessore al bilancio privernate -. E tocca agli Enti locali, Comuni in testa, pagare il prezzo più salato di questa situazione: i tagli dei Governi centrali si traducono, il più delle volte, in minori trasferimenti dallo Stato. Gli amministratori, quindi, si ritrovano tra incudine e martello: da un lato devono fare i conti con questi tagli, dall’altro il disagio di una popolazione fiaccata”.
Il Regolamento, inoltre, raccoglie le disposizioni di legge e stabilisce con chiarezza quali siano i diritti del contribuente.
“I rapporti con i cittadini devono essere sempre improntati a criteri di collaborazione, semplificazione, trasparenza, pubblicità: devono conoscere le tariffe, le aliquote e i prezzi, le modalità di computo e gli adempimenti posti a loro carico. Troppo spesso, invece, il cittadino viene lasciato solo di fronte ad una selva di norme perlopiù oscure. L’adozione del regolamento impegna gli uffici del Comune ad assumere iniziative volte a garantire che i modelli di dichiarazione, le istruzioni e, in generale, ogni altra comunicazione siano messi a disposizione del contribuente in tempi utili e siano comprensibili anche ai contribuenti sforniti di conoscenze in materia tributaria. L’obiettivo è che il contribuente possa adempiere le obbligazioni tributarie con il minor numero di adempimenti e nelle forme meno costose e più agevoli”.