
A due anni dalla messa in funzione della centrale Turbogas di campo di carne, iniziano i guai per Sorgenia. Secondo il Corriere della Sera, il gruppo che fa capo alla famiglia De Benedetti avrebbe 1,8 miliardi di debiti di cui 600 in eccesso. Senza un accordo con le banche la situazione finanziaria di Sorgenia potrebbe diventare critica, visto la società ha già una operatività finanziaria molto limitata.
A dicembre l’amministratore delegato di Sorgenia, Andrea Mangoni, ha presentato un piano di ristrutturazione del gruppo avanzando alle banche anche una richiesta di moratoria e standstill fino a luglio 2014 per garantire la piena operatività della società. Le banche, prima di esporsi ancora, hanno però chiesto all’azionista se sia disposto a fare la propria parte, e con quanto denaro. Almeno 300 milioni (su 600 complessivi) per ridurre l’indebitamento in eccesso.
Sempre il Corriere riferisce che qualche banchiere, nel corso dell’ultimo incontro con gli azionisti e i De Benedetti, avrebbe chiesto di utilizzare la liquidità arrivata dalla vittoria in tribunale contro la Fininvest di Berlusconi, che ha dovuto versare come risarcimento 494 milioni (sesi a 350 dopo le tasse). Che fine farà la centrale di Aprilia tanto contestata dalla popolazione, se le cose per Sorgenia dovessero mettersi male?