Nuova inchiesta, per l’Hotel ‘Grotta di Tiberio’ di Sperlonga. La famosa, contestata struttura ricettiva che vede comproprietari Armando Cusani ed il suocero Erasmo Chinappi è finita nuovamente nel mirino della Procura di Latina. Che adesso ipotizza il reato di lottizzazione abusiva.
Da qui, nella mattinata di martedì, intorno alle 11, la venuta in Comune degli specialisti del Nipaf, che presso l’Ufficio tecnico hanno portato a termine l’acquisizione della documentazione autorizzativa dell’Hotel.
L’inchiesta bis, nella mani del pm Giuseppe Miliano, che si sta avvalendo anche di un consulente, prende il via dalle motivazioni della sentenza di primo grado che – era il luglio del 2012 – vide la condanna a due anni per l’ex presidente della Provincia e per Chinappi, ritenuti colpevoli di abusivismo edilizio ed abuso di ufficio.
Una sentenza, ora iscritta agli atti come informativa di reato: se la prima inchiesta riguardava l’ampliamento, effettuato con una variante urbanistica del 2005 ritenuta nel frattempo illegittima, la nuove indagini sono invece inerenti la struttura nella sua interezza.
Nelle motivazioni della precedente procedimento, infatti, il collegio giudicante presieduto da Lucia Aielli sostenne come fosse tutto il ‘Grotta di Tiberio’ a ritenersi abusivo: sorto negli anni Settanta, inizialmente ristorante-discoteca, dopo la ristrutturazione si tramutò in albergo.
Un restyling che rispettava sì le precedenti volumetrie, ma che di fatto costituiva un sostanziale cambio di destinazione d’uso che, visti i vincoli gravanti sull’area, per il Prg in zona agricola, non poteva esserci. O almeno, a livello tecnico, non si sarebbe potuto portare a termine così come è stato ‘tacitamente’ concepito, visto anche il maggiore impatto urbanistico di una struttura ricettiva rispetto ad una discoteca.