Dopo 17 anni dalla morte del sottufficiale il Tar dichiara “inammissibile” il ricorso per il risarcimento

*Il Tar di Latina*
*Il Tar di Latina*

Ricorso generico, indeterminato, insomma inammissibile. Hanno liquidato così i giudici amministrativi la richiesta di risarcimento danni fatta al Ministero della difesa dai familiari di un sottufficiale della Marina Militare, deceduto mentre stava andando a prendere servizio a Rio Martino.

Sono trascorsi quasi diciassette anni dal tragico incidente in cui perse la vita Luigi Iovine, in servizio a Latina, una sezione distaccata del comando di Terracina. E per tutto questo tempo le richieste di indennizzo o di una pensione avanzate dai familiari della vittima sono cadute nel vuoto, tra silenzi, resistenze della Difesa e rimpalli di competenze tra Tribunali.


I familiari di Iovine, dopo aver perso il loro caro nell’incidente del 10 giugno 1997, mentre si recava a lavoro, hanno chiesto un risarcimento come causa di servizio. Niente da fare. Inutile pure il tentativo di conciliazione fatto presso la Direzione provinciale del lavoro di Latina.

I parenti del sottufficiale si sono così rivolti al Tribunale ordinario, puntando a ottenere oltre centomila euro per il danno biologico subito a causa dell’infortunio mortale, imputato appunto a causa di servizio. Il 16 giugno 2008 la Corte d’Appello di Roma ha stabilito che la competenza sul contenzioso era del Tribunale amministrativo e ora la sentenza del Tar di Latina: ricorso inammissibile.