
Una storia d’amore finita in stupro, una relazione tra medico e paziente degenerata in abuso sessuale, una cena intima conclusasi a botte e violenze carnali. Questo il quadro descritto dai carabinieri al sostituto procuratore della Repubblica di Latina, Maria Eleonora Tortora, sulla scorta della denuncia presentata ai militari da una trentenne di Giulianello, frazione di Cori. Ritenendo fondate le accuse fatte dalla ragazza, il magistrato ha ora chiesto il rinvio a giudizio di un professionista, anche lui di Giulianello, di oltre 30 anni più grande della presunta vittima.
La giovane si era rivolta all’imputato per sottoporsi a delle cure e tra i due era nata una storia d’amore. Nel marzo 2010 la ragazza si era recata a casa del medico, avevano cenato insieme e poi avrebbero avuto un rapporto sessuale. A un tratto, però, la giovane avrebbe cambiato idea, si sarebbe ritratta e a quel punto l’imputato avrebbe reagito male. Il professionista avrebbe mollato uno schiaffo alla giovane, l’avrebbe scaraventata sul letto e stuprata, tenendola segregata nella sua casa fino all’indomani. Il caso doveva essere esaminato oggi dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, ma per lo sciopero degli avvocati l’udienza è stata rinviata al prossimo 8 luglio, quando il giudice deciderà se rinviare il medico a giudizio.