
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cassino Angelo Lanna ha disposto il giudizio immediato per un professore di 57 anni residente a Formia, a causa degli atti persecutori eseguiti dall’uomo nei confronti della moglie e dei figli secondo quanto sostenuto dall’accusa.
In particolare l’imputato, già raggiunto da un provvedimento di divieto di avvicinamento ai familiari per almeno un chilometro di distanza, sarà giudicato nell’udienza del 27 marzo davanti al giudice Del Pizzo, per aver più volte minacciato di morte, ingiuriato e malmenato la moglie, fino a rinchiuderla in casa. Ma le minacce di morte sono arrivate anche ai figli dei due coniugi da parte del professore 57enne.
Altrettanto gravi le lesioni di cui è stata vittima la donna, in un’occasione colpita anche al volto con una testata e al petto con un pugno. Ma l’atteggiamento persecutorio è poi proseguito anche con diversi inseguimenti stradali nelle cui circostanze l’imputato ha seguito e poi tagliato la strada alla moglie o tentato di speronarla mentre questa era a bordo della propria auto in compagnia di uno dei due figli, una ragazzina di 12 anni.

Un lungo resoconto di analoghi eventi, riportato dalle vittime difese dall’avvocato Francesco Ferraro, correda la ricostruzione degli avvenimenti che si dipanano da oltre un anno a questa parte. Una cronistoria piuttosto cruenta nei modi e nei termini che è costata all’imputato la contestazione di gravi reati quali maltrattamenti in famiglia, lesioni gravi aggravate dall’averle compiute in ambito familiare e continuazione del reato. E ovviamente il reato di stalking aggravato dall’averlo compiuto in ambito familiare nei confronti di moglie e figlia.
Peraltro questo sarebbe tra i primi casi nel comprensorio nell’ambito del quale sarà contesto il reato sancito da una nuova norma, quella relativa allo stalking promulgata sulla scia della grande eco avuta nell’opinione pubblica negli ultimi mesi a causa della recrudescenza dei reati di femminicidio. Tanto è vero che a sostegno della donna e della figlia è già intervenuta anche una nota associazione che aiuta le vittime di stalking, ovvero il centro Silvana Mangano di Formia coordinato dall’associazione nazionale antiviolenza e antimobbing familiare diretto da Veronica De Laurentiis.