Collegamenti Anzio – Ponza, per il Tar la “Vetor” deve pagare il servizio di pilotaggio

aliscafoNessuno sconto alla società “Vetor” per i collegamenti con gli aliscafi tra Anzio e Ponza. La srl deve pagare il servizio di pilotaggio per utilizzare il porto neroniano. Ma soprattutto deve rispettare le tariffe fissate dalla Direzione marittima di Roma, ora Direzione marittima di Civitavecchia, il 23 marzo 2011. Senza alcun taglio.

Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso con cui l’azienda, che gestisce i servizi di collegamento con le isole pontine tramite aliscafi, aveva chiesto l’annullamento del decreto che fissa appunto le tariffe e un risarcimento del danno. Il Ministero delle infrastrutture e trasporti ha fatto notare ai giudici che il ricorso è stato presentato dalla “Vetor” fuori tempo massimo. Il Tar ha alla fine respinto le richieste della società, bollando il ricorso come “irricevibile e comunque infondato”.


Dopo che per tre volte gli aliscafi della “Vetor” si sono incagliati all’imbocco del porto neroniano, la Capitaneria ha stabilito che la srl per le manovre nello scalo deve avvalersi del servizio di pilotaggio, istituito ad Anzio nel 2004. Il cosiddetto pratico locale, incarico ricoperto dal capitano di lungo corso Gennaro Risiti, ha il compito di controllare la profondità per l’accesso in porto, essendo tale area soggetta ad insabbiamento, e di guidare, o salendo direttamente a bordo o via radio, le navi in entrata e in uscita.

Il servizio, per quanto riguarda “Vetor”, viene effettuato via radio e le tariffe sono state stabilite con decreto della Direzione marittima.