Falsi account di posta elettronica e siti web nati dal nulla. Un escamotage utilizzato per ordinare frutta e verdura in quantità, per poi lasciarsi dietro le fatture inevase.
Anche consistenti: in una circostanza, a conti fatti, si sarebbero sfiorati i 40mila euro.
Una truffa informatica che, nei mesi, avrebbe macinato decine di migliaia d’euro, quella scoperta dalla Guardia di finanza di Fondi. E che in alcuni casi ha rischiato di compromettere seriamente l’attività lavorativa della vittima di turno.
Almeno quattro, stando alle indagini, gli operatori del Mof finiti loro malgrado nel raggiro. Inconsapevoli fino a quando i presunti clienti sparivano.
Ad architettare l’espediente, come hanno scoperto i militari del capitano Andrea Ceccobelli, due giovani del posto, poi denunciati a piede libero.
Rivenduti i bancali, i profili farlocchi ‘morivano’. Le consegne? Avvenivano un po’ dappertutto, pare: dall’hinterland Napoletano, all’autostrada. Persino alle porte dello Mof stesso.
Le indagini delle Fiamme gialle, una volta presentate le denunce, sono presto giunte alla chiusura del cerchio, individuando i due ragazzi, uno incensurato, l’altro già noto alle forze dell’ordine, anche se per un precedente non specifico.
Al di là del metodo utilizzato, resta il fatto che quella in oggetto è solo l’ennesima truffa dai contorni – ed esiti – simili che ha visto gli operatori del Mof, già prostrati dalle altre note vicende, nelle vesti di preda.
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