
Abuso di ufficio, occupazione di suolo pubblico e abusivismo edilizio sono le ipotesi di reato contestate per la realizzazione di un chiosco bar ai giardinetti pubblici di Pontinia al sindaco e il suo esecutivo. Nel 2011 autorizzarono con delibera di Giunta invece che di Consiglio comunale la realizzazione del locale di ristoro in difformità alle previsioni urbanistiche. Si tratta, però di capi di imputazione contestati anche all’amministratore della società Blg, a due direttori dei lavori.
Una indagine andata avanti per tre anni, svolta dagli uomini del Nipaf, nucleo investigativo della forestale, e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Simona Gentile, il quale ha chiesto e ottenuto l’ordinanza di sequestro del chiosco e l’iscrizione nel registro degli indagati dal giudice delle indagini preliminari Mara Mattioli.
Sigilli apposti questa mattina dagli uomini del corpo della Forestale i quali hanno accertato che a fronte di un’autorizzazione dell’esecutivo a costruire per ottanta metri quadrati ne sarebbe stati realizzati centoventi.