
Arrivare al parcheggio della stazione, magari di corsa, riuscire a trovare un buco dove piazzare l’auto, anche se a pagamento. Poi tentare di acquistare un ticket per la sosta, senza riuscirci perché all’ora di pranzo le attività commerciali sono chiuse, e al ritorno la sera scoprire che la propria auto è stata multata perché non c’era esposto il ticket per la sosta.
Questa è l’odissea che vivono molti pendolari apriliani che decidono di muoversi col treno per andare a Roma.
Alla stazione centrale di Aprilia dalle 13 in poi, quando l’edicola ed il bar sono chiusi, acquistare il famigerato tagliando per parcheggiare l’auto sulle strisce blu è un miraggio. Basterebbe una di quelle macchinette automatiche per risolvere il problema.
Diverso il problema della stazione di Campoleone. Il parcheggio si trova a 600 metri dalla stazione, se non si conosce il luogo diventa un bel problema orientarsi per capire dove acquistare quei tagliandi per la sosta. C’è il bar che li vende: bisognerebbe procurarseli prima di arrivare, a meno che non si decida di farsi una scarpinata tra parcheggiare l’auto, andare al bar della stazione, tornare indietro a collocare il ticket e a quel punto andare a prendere il treno.
Ilò fatto è uno: bisognerebbe mettere nelle condizioni i cittadini di poter rispettare la legge. Non è vero che tutti cercano di fare i furbi: la stragrande maggioranza vuole essere in regola, ma deve averne la possibilità senza trovare la sorpresa sul parabrezza al suo ritorno.