
Tra una proposta e un ricorso, una promessa e una polemica, dalla chiusura definitiva del tribunalino di Gaeta, a settembre, tutti i processi che si stavano trattando in quella sede sono fermi. Nessuna possibilità di ottenere giustizia per chi si trova alle prese con una causa civile e nessun pronunciamento per chi è accusato di aver commesso un reato.
Un inquietante stallo, su cui ora torna a intervenire l’Ordine degli avvocati di Latina, evitando di esprimere un parere come gli è stato chiesto dal presidente del Tribunale di Latina, ma formulando due richieste chiare: i procedimenti provenienti da Gaeta devono essere trattati subito e come gli altri e della “drammatica situazione” in cui si trova il Tribunale di Latina devono essere subito informati il ministro della giustizia, il Csm e il Consiglio giudiziario, ai quali si chiedono misure straordinarie per far tornare l’ufficio giudiziario pontino a essere un ufficio normale come gli altri.
Il presidente del Tribunale, con decreto, ha stabilito che i processi di Gaeta verranno trattati nel capoluogo pontino, nell’edificio di via Ezio occupato dagli ufficiali giudiziari, a partire da settembre. E solo quelli penali.
Per un anno resterebbero così fermi tutti i procedimenti relativi ai Comuni del Golfo. Per l’Ordine degli avvocati non è una soluzione. Dal consiglio, presieduto dall’avvocato Giovanni Malinconico, dunque nessun parere, ma indicazioni chiare. L’ennesimo e disperato appello.