
Lavorano senza tregua ormai da tre giorni. Anzi da tre giorni e tre notti. Un impegno di oltre 72 ore per monitorare il livello del fiume. E stanotte, poco dopo la mezzanotte, il Garigliano è uscito fuori dal suo letto.
I volontari dell’Aima Cive di Santi Cosma e Damiano stanno prestando grande attenzione al Garigliano. Anche i funzionari e i tecnici dell’Enel stanno lavorando per evitare conseguenze più serie. E anche l’ultimo portellone della diga che protegge e controlla il flusso d’acqua è stato aperto stamattina. In alcuni punti gli argini del Garigliano non hanno tenuto, ma per momento niente di grave. Per quanto l’attenzione resti estremamente alta.
Come di consueto quando sale il livello del fiume alcuni stabilimenti termali vengono letteralmente invasi nei seminterrati, così come gli aranceti ed alcune abitazioni della zona di Suio sono state inondate. Ma anche all’inizio della Portogaleo in prossimità dell’Ex Prima Iver l’acqua che il fiume ha riversato in strada è stata tanta da aver indotto i volontari e amministrazioni a chiudere il tratto di strada.
Ma gli uomini dell’Aima Cive di San Cosma continueranno a turno a monitorare il territorio, i cittadini e anche gli animali. Tutti gli esercizi commerciali e gli abitanti sono stati allertati, ma al momento non sembra esistere alcun pericolo più serio visto che il mare sta “accettando” l’abbondante acqua che il fiume gli sta riversando.
Un’attività di controllo che l’Aima Cive sta svolgendo anche grazie alla collaborazione della Polizia Provinciale, dell’associazione Aego dei carabinieri, dei funzionari dell’Enel e del Corpo forestale dello Stato.