
Vogliono subito che si chiarisca quali aree debbono ritenersi sottoposte a tributo ICI o IMU. E questo perché finora i contribuenti hanno pagato questa tassa su aree rurali considerate edificabili ma sulle quali non si può posare un solo mattone perchè gravate da vincoli che ne proibiscono la destinazione edificabile. A chiedere che si faccia subito chiarezza sono i quattro consiglieri di opposizione (Claudio Cardogna, Andrea Di Biase, Pietro Di Mascolo e Mario Petrillo) di Itri.
In una richiesta al presidente del consiglio, Umberto Papa, essi “chiedono la convocazione urgente del consiglio per discutere e redigere atti deliberativi al fine di chiarire, in modo inequivocabile, quali sono le aree e gli immobili in genere sui quali è dovuto il tributo ICI o IMU. Chiedono pure di discutere come le delibere di giunta con le quali sono state fissate le aliquote e i valori delle aree ‘di fatto’ edificabili devono essere applicate con equilibrio e oggettività.
Si evidenzia –sottolinea la nota- che la popolazione sta ricevendo avvisi di pagamento, a partire dall’anno 2007, per aree qualificate nel PRG come zone A “Artigianale industriale” e zone F “Turistiche”. E’ indispensabile chiarire, per una uniformità di trattamento di tutte le persone interessate, il criterio che l’Amministrazione sta attuando o che intenderà attuare. Appare ai firmatari che, per la quasi totalità delle aree ricadenti nelle zone D (località Pagnano-Stazione) e zone F (località Magliana-Moneta-Cisternino-
Il problema è effettivamente impellente in quanto in paese sta montando la protesta per la fiscalizzazione elevata a carico di aree teoricamente edificabili ma, di fatto, condannate a restare così come sono.