
Il caos che in queste settimane sta caratterizzando la prima fase del nuovo ciclo dei rifiuti a Terracina non solo non ci piace, ma ci preoccupa soprattutto per il prosieguo del servizio. Ci preoccupa non di meno l’attenzione che il Comune sta mettendo affinché le cose vadano per il verso giusto, ovvero la sua assoluta assenza.
La distribuzione del kit iniziato nella zona di Borgo Hermada e in questi giorni partito anche a Terracina con un solo centro dedicato sta generando disagi per la gran parte della cittadinanza che continua a non avere una informazione univoca, certa e dettagliata. Quella che doveva partire nella prima e seconda fase, come avevamo spiegato nel primo approfondimento pubblicato sul nostro sito e come previsto nell’offerta che ha poi vinto la gara.
occasione 31mila lettere formato A4 e altrettante buste. Questa fase sarà supportata da un Ecosportello con numero verde informativo. E ancora, spot radio, volantini, pannelli informativi comunali, e tanto altro. Anche in questo caso non vediamo nulla di tutto ciò e invitiamo il Comune a dirci se e come è partita. La terza, fase operativa.
In questi giorni su Facebook i cittadini stanno formulando una serie di domande con la vana speranza che qualcuno risponda in maniera certa e dettagliata. Succede invece che a dubbi si aggiungono altri dubbi. È vero che chiedono i documenti per ritirare il kit? Il codice fiscale? Per quanto ci riguarda non pensiamo che occorra alcun documento per ritirare il materiale per effettuare la differenziata, anche perché vorremmo tanto sapere se lo stanno chiedendo a che titolo lo fanno. Il sito che doveva dare ogni utile informazione www.terrapulita.it è ancora off line. Davvero i nostri più sentiti complimenti.
***ARTICOLO CORRELATO***(“Raccolta differenziata al rallentatore a Terracina”, la denuncia degli ambientalisti-20 gennaio)
***ARTICOLO CORRELATO***(Terracina,Il Sestante denuncia: “Il piano di comunicazione sul ciclo dei rifiuti non parte”-26 dicembre)