Mini rimpasto nel Comune di Terracina, Perroni e Minutillo new entry

*Il sindaco Nicola Procaccini*
*Il sindaco Nicola Procaccini*

Questa mattina il sindaco Nicola Procaccini ha firmato i decreti di nomina dei nuovi assessori. Sono stati riconfermati nel loro incarico: Gianfranco Sciscione (assessore e vice sindaco), Paolo Cerilli (bilancio), Roberta Tintari (affari sociali). Rientrano in Giunta, dopo una breve parentesi temporale, Pierpaolo Marcuzzi (lavori pubblici) ed Ezio Longo (trasformazione urbanistica della città).

Emilio Perroni
Emilio Perroni

Due invece le novità in senso assoluto: la prima riguarda Emilio Perroni che si occuperà degli affari generali, cultura, trasporti e innovazione tecnologica, la seconda interessa Fabio Minutillo, che sovraintenderà alle attività produttive, ambiente e demanio.


“Auguro a tutti di poter svolgere un proficuo lavoro – afferma il sindaco Nicola Procaccini – e tengo a sottolineare come nei prossimi giorni definiremo  meglio l’assegnazione delle deleghe, che non coinvolgerà soltanto  agli assessori, ma anche i consiglieri comunali di maggioranza.

Questi, infatti, saranno investiti da deleghe specifiche, naturalmente senza retribuzione economica, per una più diretta responsabilità politica nell’esecuzione del programma di mandato.

Sarà poi anche il momento della verità, dove tutti potranno sapere di chi è il merito se le cose funzionano, ma anche di chi è il demerito se queste battono il passo.

Fabio Minutillo
Fabio Minutillo

Sul piano programmatico e dei contenuti, anche per la seconda metà del mio mandato, mi piace pensarla come a un ulteriore arricchimento di proposte per la città.

Tant’è che nell’intera giornata di sabato organizzeremo una riunione generale, con consiglieri, assessori e responsabili politici della maggioranza, per l’elaborazione delle priorità e avere così una puntuale definizione dell’attuale stato di avanzamento del progetto di risanamento di Terracina.

Un lavoro che cade in un contesto storico non semplice, probabilmente il più difficile della storia d’Italia e di Terracina, perlomeno dal dopoguerra ad oggi.

Dobbiamo quindi metterci tanta passione, oltre che impegno e forza di volontà. Essere amministratori di una città importante come Terracina, almeno in questa fase, è senza ombra di dubbio un aggravio in termini di difficoltà ad operare per risolvere  la miriade di problematiche che si sono stratificate nel corso degli ultimi decenni.

Però  – termina Procaccini – è anche una grande opportunità, perché c’è la possibilità di  far compiere  alla città l’auspicato percorso d’uscita dal tunnel della cattiva amministrazione, proiettandola in una nuova fase di rinascita, economica e sociale”.