Rosa Falco è stata iscritta nell’albo d’onore dei laureati dell’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”. Tutti ricordiamo quel tragico incidente, avvenuto a Gaeta sul lungomare di Sant’Agostino lo scorso 10 agosto, che costò la vita a Rosa. Rosa passeggiava mano nella mano con il suo fidanzato Antonio lungo un’area pedonale quando un furgone, per motivi che sono ancora oscuri, uscito dalla carreggiata di marcia travolse la coppia.
Antonio fu trasportato in ospedale incosciente e con gravissime lesioni dalle quali sta pian piano guarendo mentre per Rosa ogni soccorso risultò inutile. Quell’evento scosse molto la popolazione dell’intero Agro Aversano tanto che due Sindaci, quello di Parete sua città d’origine, e quello di Aversa, proclamarono il lutto cittadino nei rispettivi territori. In migliaia parteciparono con estrema commozione ed inconsueto silenzio alla cerimonia di commemorazione. Paesi interi che si strinsero con affetto attorno al dolore della famiglia e degli amici.
Oggi, a distanza di circa cinque mesi, tutta quella commozione riaffiora e si ravviva per quello che è un risultato di straordinaria importanza per ogni giovane studente: la laurea. Questa volta, però, a ritirare il titolo c’erano i familiari. Rosa, la laureanda, non c’era.
L’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa ha voluto concederle un grande riconoscimento: l’iscrizione nell’Albo d’Onore dei Laureati in Scienze della Formazione Primaria. La cerimonia, svoltasi in maniera privata, ha dovuto aprire le porte ai tanti che, venuti a conoscenza dell’evento, si sono inaspettatamente precipitati per partecipare. Erano presenti il rettore Lucio D’Alessandro, il pro – rettore Maria Valeria Del Tufo, i responsabili di dipartimento Enrico Maria Corbi e Fabrizio Manuel Sivignano e gran parte del corpo docente e, naturalmente, i genitori di Rosa, il fratello Domenico ed il fidanzato Antonio.
Sentite e commosse le parole di encomio del pro rettore Valeria Del Tufo, nell’aula della Principessa, che ha ricordato Rosa come una studentessa modello e ha idealmente aperto le porte dell’Università alla famiglia.
La decisione del Consiglio di Facoltà e del rettorato è stato accolto con commossa gratitudine dalla famiglia e dalle amiche ed amici di studi per i quali Rosa è stata sempre un esempio a cui ispirarsi.
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