Nei fatti, l’organizzazione sindacale CISL FP, con la nuova articolazione, nel disprezzo delle corrette relazioni sindacali avute all’interno dell’Azienda fino a questo momento, ha disatteso la prassi consolidata e condivisa con le altre OO.SS. rappresentative CGIL e FLAICA Uniti CUB in base alla quale le assemblee dei lavoratori sono state convocate sempre a fine turno o a inizio turno, al di fuori dell’orario di lavoro. Inoltre, per evitare disagi e disservizi all’utenza, la comunicazione è sempre stata anticipata di almeno 10 giorni lavorativi.
L’Azienda il 23.12.2013 nell’incontro con le organizzazioni sindacali per favorire l’approfondimento del tema posto in discussione – disapplicazione del CCNL degli Enti Locali ed applicazione di nuovo contratto di lavoro garantendo gli stessi livelli retribuiti, in modo congiunto aggiorna al 20.01.2014 la riunione, riconoscendo la necessità rispetto alla comunicazione dell’Azienda di dover applicare un contratto di lavoro rispondente alla natura giuridica dell’Azienda Speciale, Ente Pubblico Economico e non Ente Locale, per la quale il contratto degli enti locali applicato in via transitoria non trova corrispondenza giuridica. La comunicazione della CISL FP in cui convocava l’assemblea dei lavoratori per il 17.01.2014 dalle ore 12 alle ore 14 è stata in maniera subdola inviata sull’e-mail dell’Azienda venerdì 10.01.2014 ma alle ore 23.02.
E’ noto a tutti che gli Uffici dell’Azienda non sono aperti in notturna e che il sabato e domenica sono chiusi! Per cui la comunicazione è stata protocollata lunedì 13.01.2014 prot. 0000162 e lavorata il 14.01.2014. La tutela delle norme applicabili ai servizi minimi essenziali e l’organizzazione alternativa del servizio per garantire il sacrosanto diritto degli utenti e delle famiglie ad usufruire del servizio per il quale pagano regolarmente una retta, viene assolutamente calpestata. A tutto ciò si aggiunge il fatto che viene individuata una sede dove tenere l’assemblea, l’aula consigliare, fuori dalla competenza di autorizzazione dell’Azienda! Per non parlare dei voli pindarici spiccati sui presunti mancati diritti dei lavoratori, in cui è bene ricordare che i dipendenti dell’Azienda non sono dipendenti pubblici e non lo potranno mai essere, perché nella P.A. ci si accede per concorso pubblico e perché è stabilito dalla giurisprudenza consolidata e dalle sentenze che i dipendenti di un’azienda speciale non sono dipendenti pubblici ed i loro contratti sono di natura privatistica.
Nessun timore per le minacce di denuncia per presunta attività antisindacale, perché questa Azienda, della legalità della trasparenza e del rispetto dei diritti ne ha fatto una missione, a cui si è affiancata, troppo spesso dimenticata, la responsabilità di trovare soluzioni occupazionali senza precedenti, creando posti di lavoro veri grazie anche al contributo della Regione Lazio ed Italia Lavoro. Surreale il richiamo al Sindaco ed alla Giunta comunale ed ai componenti del Consiglio Comunale del Comune di Terracina per chiedere un intervento nei confronti del Presidente e del Direttore dell’Azienda, dimostrazione assoluta di non sapere che cosa sia un’Azienda Speciale, di confondere i ruoli di direzione politica e di gestione che sin dai tempi della riforma Bassanini sono nettamente separati, oltre al fatto che l’ente strumentale ha una sua autonomia preventivamente autorizzata dal controllo dell’Amministrazione Comunale.
Il direttore Carla Amici
Assemblea Azienda Speciale di Terracina