La denuncia di turisti e visitatori, ”non condannate a morte Ventosa”

DSC_1146Adesso le critiche e le denunce dello sfacelo stanno pervenendo anche dagli occasionali turisti che hanno la ventura di conoscere per la prima volta Ventosa, il suggestivo borgo antico di Santi Cosma e Damiano. Sono bastati due eventi (il presepe vivente a Ventosa e la degustazione dei migliori oli dei monti Aurunci a Castelforte) per far spingere molte persone che avevano sentito parlare del fascino paesaggistico della frazione baciata dal sole e sferzata dal vento ad andarla a visitare. Anche se affascinati dalla vista mozzafiato che si gode dalla sua sommità, nei pressi della pineta, molti dei visitatori hanno portato via con loro la delusione provocata dalla visione di un abbandono colposo della struttura urbanistica e del supporto che contorna una realtà cittadina, quale illuminazione pubblica, pulizia delle strade dalle erbacce, presenza di buche pericolosissime sul manto stradale.

In molti hanno segnalato alla redazione degli organi di informazione e dei siti web l’insostenibilità di una situazione che non conosce soluzione di continuità rispetto all’incombenza del pericolo di vita per chi abbia la ventura di trovarsi a passare nei pur suggestivi vicoli. Il caso più eclatante, per lo meno nella quantità delle segnalazioni, è rimasto quello di una costruzione in via Cavone (nella foto) dove, stando a quello che i forestieri hanno appreso in seguito alla loro passeggiata turistica, nella scorsa primavera si è verificato un rovinoso crollo che, solo per un miracolo, non ha coinvolto pedoni e qualche auto da poco transitata sul posto. La gente, scandalizzata della condizione di estrema insicurezza in cui si trova la costruzione, addossato alla quale si vede un ponteggio sul quale è facile arrampicarsi da parte di minori o incauti pedoni, ha cercato di fare presente la drammatica emergenza, ritenendo l’informazione il mezzo veicolante migliore per una denuncia che serva a smuovere le acque.


DSC_1157Da qui le segnalazioni prodotte anche per una forma di intervento a favore di persone del posto che sono apparse passivamente accondiscendenti – salvo qualche rara eccezione – a questo stato di cose. Nella speranza di quanti ci hanno segnalato l’urgenza di interventi che scongiurino tragedie cui spesso siamo abituati ad assistere in tutta Italia, c’è l’auspicio che Ventosa torni ad avere la sua meritevole dignità ospitante, anche per onorare i pregi naturalistici che madre Natura le ha elargito. Sapranno gli uomini e – come asseriva qualche figura della letteratura – i reggitori di popoli essere degni dell’appellativo di homines, che distingue appunto il confine, nel regno animale, tra quanti sono venuti al mondo per lasciarsi vivere e seguire la sola logica del profitto personale, e quanti, invece, pur senza sforzarsi di seguire virtute e conoscenza, sanno onorare dignitosamente quell’esistenza che un Fato imperscrutabile ha dato loro da vivere?

Vorremmo che la nostra scommessa sulle buone intenzioni di chi “può colà dove si puote ciò che si vuole” sia, alla fine, vincente. Forza sindaco, tecnici e amministratori a tutti i livelli, non deludeteci.