Aprilia e Ardea unite per la legalità. Le Amministrazioni comunali delle due città sono da tempo vittime di intimidazioni. Allo stesso Sindaco Luca Di Fiori è stata incendiata l’auto, qualche mese fa. Solo la scorsa settimana vittima di questo messaggio di “fuoco” è stato il presidente della Commissione Ambiente del Comune rutulo. Ecco perché i due Comuni, tra l’altro confinanti, hanno deciso di fare squadra per chiedere interventi concreti alle Istituzioni superiori.
Per questo il primo cittadino di Ardea ieri era alla fiaccolata. “Le nostre città – spiega Di Fiori – non possono essere macchiate da queste intimidazioni che distruggono la vita normale di persone perbene. Ardea vuole riflettere con i Comuni del litorale, con la Regione Lazio, con il governo, con le forze dell’ordine, su politiche integrate di sicurezza. Questa è una delle soluzioni che abbiamo intenzione di intraprendere perché su questo tema non si possono improvvisare soluzioni-tampone”. “Ardea e Aprilia sembrano unite da questo terribile destino fatto di intimidazioni per la loro attività sociale e politica – ha aggiunto – a questo noi dobbiamo reagire e con il sindaco di Aprilia, Antonio Terra, abbiamo deciso di farlo insieme, a livello intercomunale. Speriamo che ora le istituzioni maggiori possano sentirci: che i prefetti di Latina e Roma possano partecipare a questo percorso che abbiamo intenzione di intraprendere, che la Regione Lazio e il governo possano sentirsi parte attiva”.
I due Sindaci vogliono coinvolgere tutti gli altri Comuni dell’area, come Pomezia, Anzio, Nettuno.