Omicidio di Cristian Vasilica Sau, si aggrava la posizione dell’imputato

1511409_thumb250-700_dettaglio2_aula-tribunale-giustiziaNuove conferme alla tesi accusatoria nel corso del processo per l’omicidio di Cristian Vasilica Sau, 34 anni, romeno senza fissa dimora, ucciso con con quattro coltellate il 16 agosto del 2012 e trovato, due giorni dopo, in un campo a Fossignano, frazione di Aprilia. Davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Latina, presieduta dal giudice Pierfrancesco De Angelis, a latere Luigi Giannantonio, sono sfilati altri quattro testimoni, tra cui un romeno, che ha sostenuto di aver avuto un colloquio con l’imputato, Igor Zaichiv, russo, di 25 anni, con il quale aveva compiuto un furto e, mentre entrambi si trovavano all’interno della caserma dei carabinieri, di aver raccolto dal 25enne la confessione sul delitto. “Mi ha detto che aveva ucciso lui Sau”, ha sostenuto il testimone, rispondendo alle domande del pm Daria Monsurrò e dei difensori dell’imputato, gli avvocati Angelo Palmieri e Livio Della Nova.

La prossima udienza è fissata per il 24 febbraio, per esaminare gli ultimi quattro testi della difesa e concludere così l’istruttoria. A scoprire il corpo del 34enne fu una donna che passeggiava in via dei Cigni. Dopo un mese di indagini i carabinieri arrestarono Zaichiv, senza fissa dimora e di fatto domiciliato a Tor San Lorenzo, frazione di Ardea. Per gli inquirenti il 25enne avrebbe ucciso il romeno per rapinarlo di monili in oro, del valore di circa 400 euro, e di 120 euro in denaro contante.


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