Consulta provinciale studentesca: “Boicottare il contributo scolastico”

*Gianmarco Lucreziano*
*Gianmarco Lucreziano*

Si è tenuta ieri la plenaria della Consulta Provinciale Studentesca (CPS) di Latina, organo composto da due studenti per ogni scuola superiore della provincia eletti con mandato biennale. Durante la riunione è stato discusso e votato un ordine del giorno riguardante i contributi economici che le scuole richiedono alle famiglie, prassi ormai diffusa in tutte le scuole del paese ma effettivamente mai disciplinata appieno dalla legge. La posizione espressa all’unanimità dagli studenti della Consulta è quella dell’invito a non pagare il contributo scolastico. Secondo quanto affermano gli studenti, infatti, le scuole ormai richiederebbero contributi sempre più alti (circa 100€ in media nelle scuole della provincia) per sopperire alla carenza di fondi ministeriali a copertura delle spese ordinarie, e non più per le attività extracurricolari come spesso si sostiene. Troppo spesso, poi, in alcune scuole si pretende questo versamento anche ricorrendo a intimidazioni del tutto arbitrarie e assolutamente irregolari. Quella che si è venuta a creare, sostengono i rappresentanti in CPS, è una vera e propria premessa per una tassazione (in barba al principio di gratuità dell’istruzione) sulle famiglie che iscrivono i figli ad una scuola pubblica, sulla quale si è tagliato sempre di più per recuperare i fondi necessari alle “grandi manovre” mentre finanziamenti sempre maggiori venivano assegnati alle scuole private.

In un passaggio significativo dell’ordine del giorno approvato, infatti, si legge proprio che «emerge come i contributi scolastici siano stati la leva per imporre tagli sempre maggiori all’istruzione mentre le famiglie venivano indotte a cedere al ricatto e a finanziare sempre più la scuola di tasca propria. […] ne consegue che oggi pagare il contributo scolastico significa rendersi complici di questo progetto, e viceversa non pagarlo significa schierarsi in difesa dell’istruzione pubblica.»
I ragazzi della Consulta hanno già le idee chiare e non si limitano alle prese di posizione. Nell’odg si invitano gli studenti della provincia a impegnarsi in attività di sensibilizzazione e propaganda al fine di promuovere il boicottaggio del contributo scolastico svelandone la vera natura – non soltanto volontaria, si precisa, ma dannosa per il diritto allo studio; hanno inoltre annunciato di voler avviare un monitoraggio a livello provinciale per individuare quelle scuole in cui gli studenti che non pagano il contributo si ritrovano vittima di intimidazioni da parte del Dirigente o del personale amministrativo.


«La nostra è stata la prima Consulta in Italia a prendere una posizione così netta» ha dichiarato il Presidente Gianmarco Lucreziano (Fronte della Gioventù Comunista), del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Gaeta «Non pagando il contributo scolastico si sceglie di difendere la scuola pubblica. Nel prendere questa posizione lanciamo contemporaneamente due appelli: uno rivolto alle altre Consulte, affinché seguano il nostro esempio e scelgano di rappresentare realmente gli studenti ponendosi in netta opposizione rispetto a ciò che sta avvenendo con la richiesta di contributi sempre maggiori da parte delle scuole, e il secondo rivolto agli studenti di tutte le scuole d’Italia, affinché si costruisca una protesta nazionale da portare avanti tramite il boicottaggio dei contributi scolastici, poiché ad oggi questa è l’unica forma di protesta capace di inchiodare il Ministero dell’Istruzione alle sue responsabilità e impedire che l’onere di finanziare la scuola pubblica sia scaricato sulle famiglie.»

ODG CONTRIBUTI – CPS LATINA