Una città con sempre meno parcheggi liberi, le cui strade hanno pian piano cambiato colore, con il grigio asfalto che ha lasciato il posto al blu degli stalli a pagamento. Stalli, questi ultimi, che a Fondi tornano ancora una volta all’ordine del giorno.
A riaccendere i riflettori sulla questione, i consiglieri comunali di minoranza Maria Civita Paparello, Luigi De Luca, Giancarlo Di Manno, Vincenzo Trani e Claudio Padula, che, parlando di svendita del territorio, ricordano come le strisce blu fondane siano da considerarsi come un “gravoso balzello per tutti i cittadini”.
Il perché, lo si evince ripercorrendo a grandi linee la cronistoria della convenzione con la ditta che se ne è accaparrata la gestione a lungo termine: “L’iniziale convenzione tra il Comune e l’Ati Ciotola Spa, prevedeva l’assegnazione al concessionario di 170 posti auto interrati, 430 parcheggi di fascia 1, 420 parcheggi di fascia 2 e dei parcheggi del Mof. Ma per diversi anni gli stalli blu assegnati all’Ati sono stati 751 invece dei 1.020 convenuti nella convenzione”.
Un’insolvenza da parte comunale che ha portato la ditta a non pagare il canone annuo minimo di concessione, pari a 70mila euro. Di seguito, un contenzioso per la cui risoluzione l’amministrazione ha dovuto concedere alla società concessionaria un numero di parcheggi a pagamento di gran lunga maggiore dei 1.020 inizialmente decisi a tavolino.
“Già dalla scorsa estate – ricordano i rappresentanti d’opposizione – oltre trecento stalli blu erano stati assegnati all’Ati nella zona mare, e ora alle altre strade cittadine dove già insistono stalli blu a pagamento si aggiungono via Toniolo, via Cesare Balbo, via Ponte Nuovo, via Cesare Battisti, , via XXIV Maggio, via Gioberti, via Benedetto Croce e il Piazzale di via Mola di Santa Maria, adiacente l’area del mercato domenicale”.
Per lottizzare con le strisce blu le aree centrali, quelle più trafficate, un escamotage: “Sono state dichiarate ‘Zone di particolare rilevanza urbanistica’, in modo che il regime di sosta a pagamento possa prescindere dall’obbligo di avere spazi liberi, non a pagamento, per le quali viene disposto il divieto di utilizzo di qualsivoglia forma di abbonamento durante gli orari di sosta a pagamento”, dicono i consiglieri delle civiche ‘Civita per Fondi’, ‘Lido di Fondi’ e ‘Uniti per Fondi’.
Poi, l’affondo: “Su sollecitazione del Collegio dei Revisori dei conti, è stato disposto un monitoraggio degli incassi e il sindaco De Meo aveva verbalmente assicurato che il Comune avrebbe avuto una percentuale di circa il 30% sugli incassi annui”. Eppure, in considerazione delle delibere di giunta 321 e 322 dello scorso settembre, così non è stato: “Oggi non si parla più di percentuali sugli incassi, ma si è restati alla quota fissa annua, senza che il Comune tragga alcun vantaggio dai maggiori introiti dei parcheggi a pagamento, che andranno a solo beneficio del gestore”, evidenziano dall’opposizione. “La concessione alla Ati Ciotola spa avrà termine nel 2045: vale a dire che, dopo aver di fatto venduto a privati fette di territorio comunale, per altri 32 anni la collettività non avrà vantaggi ma solo ulteriori oneri da questa neanche tanto dissimulata imposta”.
38160081021_Planimetria Z.P.R.U. – D.G.C.N° 321 – Allegato PDF