
Nel corso della giornata di oggi ai lavoratori, senza stipendio da maggio, la Effe Cooperativa spa ha presentato una proposta insoddisfacente: la copertura di circa una mensilità (su nove che ne deve) per chiudere l’accordo in Regione per una cassa integrazione a zero ore senza alcuna concreta garanzia sulle altre spettanze. L’offerta è stata rifiutata dall’assemblea in corso, in accordo con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Associazione Stampa Romana e Slc Cgil Latina e Frosinone. Dura la replica dell’azienda: il presidente della Effe Cooperativa ha diffidato i lavoratori a proseguire la protesta all’interno dei locali del giornale. Protesta che consiste in un’assemblea permanente nella sala riunioni della redazione di piazza Caduti di via Fani, indetta da Stampa Romana e Slc Cgil e per la quale è stata data immediata comunicazione alle Prefetture e alle Questure di Latina e Frosinone.
Va aggiunto che i lavoratori in protesta oggi stesso hanno chiesto un incontro all’imprenditore Arnaldo Zeppieri, in qualità di ex presidente della Effe e di socio di riferimento della testata del Gruppo Zeppieri Costruzioni, per cercare una soluzione a questa assurda e drammatica impasse: 21 famiglie sul lastrico, senza 9 mensilità, in attesa della definizione di un accordo per la cassa integrazione e senza prospettive per il futuro, vista la chiusura della redazione di Latina da parte dell’azienda avvenuta lo scorso 5 gennaio.
I lavoratori in assemblea permanente hanno ricevuto la solidarietà di numerosi cittadini e dei consiglieri regionali Enrico Forte del Pd, Giuseppe Simeone di Forza Italia e Rosa Giancola del gruppo Per il Lazio i quali hanno mostrato un particolare interessamento per il caso “La Provincia”, preannunciando interrogazioni e verifiche.