Stella Manzi, la bimba di 9 anni morta nell’incidente di Santo Stefano sulla Nettunense ad Aprilia, ha salvato la vita a 5 bambini, grazie alla decisione dei genitori Adolfo e Giannina di donare gli organi.
Il cuore di Stella batterà a Napoli, i due reni sono andati a Milano mentre i polmoni della bambina rimangono a Roma. Il fegato di Stella è stato impiantato invece in una bimba di 11 anni di Vicenza affetta da una grave malattia metabolica. Per consentire il trapianto è stato utilizzato un aereo di Stato che ha trasportato il fegato di Stella da Roma all’ospedale di Padova.
Alessandro Nanni Costa, direttore generale del Centro nazionale trapianti, ha comunicato all’Ansa la sua gratitudine per questo gesto di profondo amore e altruismo: «Ci vuole coraggio per donare gli organi di un figlio, è un gesto grande e generoso. Grandioso. Ringrazio pubblicamente quei genitori, hanno dato il dono della vita a cinque bambini. E voglio sottolineare che questa vita va in tutta Italia».
Costa ha aggiunto: «Bisogna essere vicino a queste persone. Ho visto che la mamma su Facebook ha invitato a partecipare al funerale della figlia. Alla famiglia va un grande ringraziamento, non è facile quando si è in preda al dolore, pensare di donare gli organi di un figlio».
I funerali della piccola si terranno domani mattina a mezzogiorno nella Parrocchia di Santa Barbara a Capannelle, quartiere di Roma dove Stella viveva con la sorellina Selvaggia ed i genitori.
Resta invece in carcere Daniel, il ragazzi di 21 anni che ha provocato lo scontro mortale alle 19 del 26 dicembre sulla Nettunense all’altezza di Campo di Carne. È accusato di omicidio colposo, guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Inoltre è stato appurato che il giovane non ha mai conseguito la patente.