Terracina,Il Sestante denuncia: “Il piano di comunicazione sul ciclo dei rifiuti non parte”

procaccini-nicola-Faremo le pulci al ciclo dei rifiuti a Terracina. Lo faremo per tutti quei cittadini che sono distratti da altro e si lamentano quando arriva la bolletta a casa, compresi i conguagli. Lo faremo per tutti i cittadini che invece seguono la nostra lunga battaglia contro un appalto e un servizio che nel 2013 è costato alla città la follia di 9,4 milioni di euro, e nel 2014 un paio di milioni di meno.

Saremo vigili nell’elencare e spiegare tutti i servizi che sarebbero dovuti partire e non sono partiti e che i cittadini stanno pagando. Tutti quei servizi partiti solo parzialmente che invece i cittadini stanno pagando interamente e, infine, tutti i servizi partiti totalmente ma gestiti maldestramente. Premettiamo che l’amministrazione ha nominato tre persone, tra cui un responsabile, che devono occuparsi dell’attività di controllo e relazionare il Comune settimanalmente sull’andamento del servizio. Sono passati quattro mesi dalla firma del contratto e quindi dalla partenza del servizio ma di queste relazioni non è dato sapere. Caro sindaco, sempre per il concetto di trasparenza, sarebbe opportuno renderle note.


Oggi partiamo dall’attività di comunicazione su quello che il primo cittadino Nicola Procaccini ha definito una nuova pagina del servizio dei rifiuti a Terracina, una svolta epocale. Il 2 gennaio dovrebbe partire la raccolta differenziata, secondo quanto riportato su un mezzo/vela che il Wwf Litorale Pontino ha prontamente immortalato a piazzale Lido. L’attività di comunicazione, il cui costo è sempre compreso nella bolletta, che riguarda in gran parte la raccolta differenziata (ricordiamo che l’obiettivo il primo anno è raggiungere il 45% di differenziata mentre negli anni successivi il 70%), si compone di quattro fasi, come si evince dalla relazione tecnica presentata in gara dalla ditta che ha poi vinto. La prima, fase promozionale, che sarebbe dovuta partire almeno un mese prima l’inizio del servizio di raccolta differenziata, prevede l’apposizione di 600 manifesti formato 50×70, altri 600 cartelloni pubblicitari formato 70×100 e 6 striscioni bifacciali in formato pvc. Tutti avrebbero dovuto riportare un messaggio chiaro e immediato alla cittadinanza su temi generali legati all’ambiente, con grafica di forte impatto. A meno di sette giorni dall’inizio del servizio noi non li vediamo. Se invece ci sono chiediamo all’amministrazione, attraverso la società che avrebbe dovuto produrli e affiggerli, di dirci dove li ha posizionati.

La seconda, fase informativa, prevede la trasmissione di un’informazione esaustiva e tecnica, ovvero info dettagliate sulla tipologia dei materiali raccolti, modalità, punti di recapito e tante altre informazioni utili al cittadino. Per questa fase, che sarebbe sempre dovuta partire prima dell’inizio della raccolta, sono previsti 600 locandine formato A3, programmazione di assemblee pubbliche informative ai vari portatori di interesse. La convocazione a tali assemblee dovrebbe essere comunicata con una lettera firmata dal sindaco in persona. La società che ha vinto fornirà per l’occasione 31mila lettere formato A4 e altrettante buste. Questa fase sarà supportata da un Ecosportello con numero verde informativo. E ancora, spot radio, volantini, pannelli informativi comunali, e tanto altro. Anche in questo caso non vediamo nulla di tutto ciò e invitiamo il Comune a dirci se e come è partita.

La terza, fase operativa, consegna a domicilio dei kit per la raccolta porta a porta con il sistema Igenio (un sistema di raccolta mobile effettuata con mezzi scarrellati che vengono lasciati nei pressi delle abitazioni a copertura di una larga utenza dove è previsto anche l’utilizzo di una chiavetta microchip che consente di individuare l’utenza e il conferimento della stessa). Kit per la raccolta di prossimità. Insieme ai kit verranno distribuiti 35mila opuscoli promemoria, altrettanti calendari di raccolta, solo per citare i materiali informativi più cospicui.

Quarta e ultima, fase di consolidamento, detta anche di follow-up, ha l’obiettivo, sempre secondo la scheda tecnica, di creare una vera e propria coscienza ecologica coinvolgendo le nuove generazioni. Non sono previsti in questa fase produzione e distribuzione di materiale informativo ma una generica attività di divulgazione e sensibilizzazione destinata agli istituti scolastici. Tralasciamo l’elenco di tutte le altre attività riportate nella scheda, come le campagne annuali. Per tutte quelle che abbiamo invece menzionato e che, ripetiamo, non vediamo, ci piacerebbe sapere quanto stiamo spendendo e quando l’amministrazione ha intenzione di verificare che siano partite. Perché il compito di farle partire spetta alla ditta vincitrice del bando, ovvero alla Servizi Industriali, ma il compito di controllare che vengano espletate spetta all’amministrazione comunale.

E ci faccia sapere caro sindaco tra un panettone e un pezzo di torrone, se le attività riportate nella scheda siano cambiate. Ah dimenticavamo, gli scarti del pranzo di Natale vanno nel sacchetto dell’umido.

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