Rabbia e protesta stanno caratterizzando a Itri il mancato recapito, per centinaia di famiglie, delle bollette per il pagamento della Tares. A poco più di dieci giorni dal termine ultimo utile, non sono stati recapitati i bollettini con cui recarsi a ottemperare agli obblighi fiscali presso gli opportuni sportelli. “Ancora una volta le strutture pubbliche sono responsabili delle file di tre o quattro ore (ieri, per chi legge, utenti dell’ufficio postale, con il biglietto regolatore della fila staccato alle ore 10,01, stavano ancora aspettando , alle 13,30, il loro turno, per pagare l’IMU, tra proteste e improperi, n.d.r.) che occorrono a Itri per un versamento che richiede il tempo massimo di due minuti.
“E’ assurdo –hanno detto in moltissimi- che, nonostante vogliamo pagare con largo anticipo sul termine di scadenza e, per questo zelo, meriteremmo un apprezzamento, ci costringono, con la consegna delle bollette gli ultimissimi giorni, ad accapigliarci presso gli sportelli intasati fino all’inverosimile e tanto insufficienti per una realtà comunale che conta circa undicimila residenti, cui vanno aggiunte le circa cinquemila presenze che compaiono in loco durante le vacanze e le feste e che, anziché effettuare i versamenti nel loro paese di provenienza, vengono a ingrossare le file a Itri”.
I protestatari hanno chiesto al Comune di emettere a mano la bolletta ma l’iter della consegna prevede che l’operazione venga portata termine dall’agenzia appaltatrice incaricata. In molti stanno intraprendendo un’azione legale nei confronti di chi (agenzia o poste) sta facendo pervenire quasi fuori tempo massimo i bollettini all’utenza. Qualcun altro chiede di recarsi in massa a Formia, dove c’è il centro di smistamento della corrispondenza e inscenare una rumorosa protesta. Insomma, a Itri, ancora un volta, non se ne può più. E si parla di fare il proprio dovere di contribuenti! “Figuriamoci –dice la gente- se si fosse trattato di ricevere dei soldi, anziché di versarli allo stato!”