
La squadra è pronta. Le risorse da mettere a disposizione di un popolo martoriato anche. E Minturno sarà presente alla missione in Kosovo con un suo consigliere, Giuseppe (per gli amici Peppe) Tomao.
La delegazione in partenza è composta di giovani provenienti dalla province di Roma, Viterbo Prato e Latina ed è formata da Alessandro Battilocchio, sindaco ed europarlamentare nominato dall’Unicef “difensore dei diritti dell’Infanzia”; Luigi Landi, sindaco di Tolfa; Sergio Caci, sindaco di Montalto; Federico Lo Russo, consigliere di Prato e Peppe Tomao consigliere di Minturno.
Sarà Tomao a portare in Kosovo un messaggio di solidarietà da parte delle comunità minturnese. Da sempre impegnato nel terzo settore e per attività umanitarie, stavolta il consigliere di Minturno ha scelto una meta inusuale. Partirà con volo militare c -130 insieme ad una delegazione che rientra da un percorso di iniziative diplomatico-umanitarie promosse in diversi Paesi in difficoltà. Il progetto coinvolge Comuni, parrocchie, scuole, associazioni giovanili ed è rivolto con particolare attenzione ai bambini ospitati in istituti e “vittime” dei conflitti bellici.
Il viaggio sarà diretto alle strutture che ospitano minori in difficoltà. I giovanissimi e inermi superstiti dei conflitti bellici saranno l’obiettivo principale al quale la missione umanitaria verrà rivolta. Un percorso nel quale gli ambasciatori incaricati consegneranno personalmente gli “aiuti”. E ogni singola tappa o movimento verrà filmato a garanzia della trasparenza.
Il 15 dicembre, domenica, è previsto il primo incontro della delegazione italiana con il nuovo ambasciatore Andreas Ferrarese. Poi il team di italiani si dedicherà esclusivamente ai bambini e alle strutture di accoglienza perché visiterà – e vi soggiornerà per gran parte della permanenza – l’”asilo delle suore brasiliane”che raccoglie ogni mattina circa 70 bambini provenienti dalle colline circostanti. Si tratta dell’area più povera del Kosovo. La delegazione si recherà con Suor Eleonora anche nella collina circostante per visitare varie famiglie locali. la struttura in cui soggiorneremo quasi tutti i giorni. A seguire il gruppo di visitatori italiani andrà alla casa famiglia “Caritas Umbra”(http://www.bambinidelmondo.org/paesi/storie-dal-kosovo/) gestita da italiani che ospita circa 40 bambini senza famiglia. E in quella circostanza avranno anche la possibilità di visitare la nuova casa in costruzione. A chiudere le visite l’Orfanotrofio “11 Ottobre” a Skopie dove soggiornano circa 100 bambini. In questo caso i problemi sono enormi a causa della mancanza quasi totale di fondi. Ma gli aiuti umanitari verranno consegnati anche a “Famiglie di Beach” e a “Bambini del Villaggio”.
Si tratterà di un’esperienza estremamente costruttiva per quanti sono stati prescelti a compiere questa missione. Un viaggio che sarà sicuramente in grado di offrire ai delegati più di quanto possano loro stessi donare ai piccoli kosovari. Un cammino di solidarietà reso possibile da una sinergia con il Ministero della Difesa (in particolare il Gabinetto del Ministro ed il COI), il Ministero degli Esteri (Unità di Crisi) e l’Ambasciata italiana a Pristina. Con loro è stata impostata la richiesta ufficiale che ha avuto il via libera Nato, visto che si troveranno in una zona operativa controllato dai nostri militari.