Nuove fonti per lo studio della città di Cori

Presentazione del libro Tra memoria dell’antico e identità culturale. Tempi e protagonisti della scoperta dei Monti LepiniLa presentazione del volume «Tra memoria dell’antico e identità culturale. Tempi e protagonisti della scoperta dei Monti Lepini» ha chiuso il ciclo di conferenze convegni e presentazioni «Cori. Nuove fonti per lo studio della città», organizzato dalla Direzione Scientifica del Museo della Città e del Territorio di Cori, dall’Associazione Culturale Arcadia e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cori.

Il testo, di notevole valenza scientifica e culturale, è stato curato dai direttori scientifici dei principali musei del Sistema Museale dei Monti Lepini: Margherita Cancellieri (Sistema Museale Urbano di Priverno), Domenico Palombi (Museo di Cori), Stefania Quilici Gigli (Museo Civico Archeologico di Norma) e Francesco Maria Cifarelli (Museo Archeologico di Segni).


Dedicato alla riscoperta del patrimonio archeologico e storico-artistico dell’area lepina, il libro propone un ideale viaggio nella memoria, storico e visivo, che parte dall’Umanesimo quattrocentesco e arriva alla fine dell’Ottocento.

I saggi iniziali toccano diversi temi ed esperienze di ricerca: dal Rinascimento alla nascita degli studi sull’opera poligonale nei primi anni dell’ottocento, fino alla “scoperta” del Gotico con gli studi di fine ‘800. I documenti che seguono contengono le schede di più di 50 disegni, mappe e quadri di autori che, dal ‘400 all’800, raffigurarono monumenti ed opere del territorio.

La realizzazione dell’opera conclude un impegnativo progetto di ricerca partito nel 2009 e finanziato dalla Regione Lazio, promosso dai curatori con la collaborazione di numerosi altri giovani studiosi e ricercatori.