Passa per Aprilia, ancora una volta, una operazione della Direzione Distrettuale Antimafia chiamata “Erinni” che ha portato a 20 arresti tra Reggio Calabria, Roma, i Castelli Romani ed Aprilia.
Gli arrestati sono a vario titolo accusati di associazione di tipo mafioso, omicidi, intestazioni fittizie di beni e investimenti di denaro di provenienza illecita nel mercato immobiliare della capitale. L’indagine e’ scaturita a seguito della ripresa della faida che vede contrapposta la cosca ”Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo” a quella dei ”Ferraro-Raccosta” e che ha mietuto dal 1991 numerosi morti.
Ad Aprilia il giovane Valerio Pepe, 22 anni, si nascondeva in casa della fidanzata nel quartiere Toscanini: è accusato insieme al cugino Valerio dell’omicidio di Vincenzo Raccosta in Calabria. A condurre l’operazione apriliana, i Carabinieri del Reparto Territoriale.
L’attività investigativa ha permesso di far luce sugli interessi criminali dell’organizzazione, documentandone sia l’operatività nel racket delle estorsioni e nel traffico di stupefacenti, sia la capacità di riciclare gli ingenti proventi illeciti, acquisendo, con la compiacenza di alcuni avvocati e curatori fallimentari gravitanti nell’ambiente delle aste giudiziarie, diverse abitazioni ai Castelli Romani, in particolare a Genzano, successivamente intestate, in maniera fittizia, a soggetti incensurati. Contestualmente, sono stati sequestrati beni mobili ed immobili, riconducibili agli indagati, del valore complessivo di 70 milioni di euro. Aprilia era stata scelta come base “logistica”.