
Ha bevuto per dimenticare la morte del proprio amico avvenuta poche ore prima a Santa Croce. Così ha giustificato in aula davanti al giudice, presso il Tribunale di Cassino, Vincenzo M, 44enne di Formia, difeso dall’avvocato Pasquale Di Gabriele. Poche ore prima era venuto a sapere del decesso di un suo caro amico. E per questa ragione, spinto dalla rabbia, intorno all’una e un quarto è entrato all’interno del bar Lo Smeraldo di Vindicio a Formia. Tagliando il tendone e forzando la porta che dà sul mare così procurando danni per 1200 euro. Con un punteruolo di dieci centimetri. E una volta dentro, prendendo due birre.
Una gazzella del Norm, durante il proprio giro di perlustrazione, accortosi dell’ombra all’interno del locale, pensando a un tentativo di furto, si è acquattata ai due ingressi. Quando i carabinieri sono entrati, il 44enne aveva finito la prima bottiglia e si apprestava ad aprire la seconda, poi restituita ai proprietari. Nei suoi confronti è scattato l’arresto per furto aggravato da destrezza e violenza su cose.
Di fronte a un richiesta di condanna a nove mesi e custodia cautelare in carcere, quest’ultima formulata anche sulla base di analoghi precedenti, pm Vincenzo Parlavecchio, il giudice Mario Roberto Gaudio ha ridotto la condanna a sei mesi, pagamento di trecento euro, immediata remissione in libertà.