GAETA, CALCIO SENZA STADIO. I TIFOSI RESTANO A CASA ANCHE PER LE PARTITE CASALINGHE

Non è passato molto tempo da quando potevano vantare nei confronti dei maggiori rivali sportivi del vicinato il passaggio di categoria. Eppure da allora si sono succedute parecchie sconfitte, non solo sul campo. Dal passaggio societario in seguito alle difficoltà persino nel pagamento di stipendi e alloggi fino all’interdizione del proprio stadio di casa.

"Stadio di Sperlonga"
“Stadio di Sperlonga”

Ora la polisportiva Gaeta, la storica società calcistica della città, è rimasta senza la linfa vitale che da ragione al proprio passato e al proprio futuro: il tifo dei sostenitori. La società polisportiva Gaeta è non solo costretta a rinunciare al campo da gioco di casa, lo stadio Antonio Riciniello che si trova a Serapo, per motivi legati ad un manto da gioco non omologato, ma ora anche la struttura presa in affidamento per le partite casalinghe a Sperlonga è chiusa al pubblico da tempo.


Questo significa che il sostegno e il tifo dei gaetani per la squadra di calcio della propria città è completamente negata. Andando per ordine, però, va anzitutto sottolineato che una struttura di casa, la polisportiva Gaeta, ce l’ha, come detto, lo stadio Riciniello. Ma dopo svariate proroghe e compromessi da parte della federazione italiana gioco calcio rispetto alla sostituzione del manto erboso, si è arrivati ad una scadenza dopo la quale il manto non ancora stato sostituito.

Lo stesso Consiglio comunale ha più volte sollevato politicamente la questione, su tutti il consigliere Giuseppe Matarazzo, che ha più volte attaccato la società nel frattempo arrivata a gestire l’impianto, l’Atletico Gaeta di Giuliano Pierro, rea secondo il consigliere di non aver rispettato il contratto di affidamento secondo il quale la sostituzione e la relativa omologazione sarebbero dovute avvenire in tempo utile  per l’inizio della nuova stagione agonistica, a settembre. Ma niente.

"Il presidente del Gaeta calcio Mario Belalba"
“Il presidente del Gaeta calcio Mario Belalba”

Così la società di calcio del presidente Mario Belalba si è rivolta alla società Sgm, che gestisce l’impianto sportivo di Sperlonga, allo scopo di poter ottenere un contratto di utilizzazione della struttura nelle sedute di allenamento e per le gare di sabato e domenica, con la relativa fruibilità al pubblico dello stadio. Fruibilità riconosciuta ufficialmente anche dalla relativa documentazione fornita e firmata dal sindaco di Sperlonga Rocco Scalingi che ne sanciva la disponibilità con un documento firmato in data 30 luglio scorso con “la perfetta idoneità da ogni punto di vista normativo sulla sicurezza ed agibilità del campo di gioco e degli annessi servizi e strutture a corredo”.

Eppure la Polisportiva Gaeta si è ritrovata a dover disputare già tre gare a porte chiuse e ad “elemosinare” la disponibilità di altri campi per quattro gare. Lo stop all’apertura al pubblico decretato dalla Prefettura lo si è avuto il 14 settembre scorso. “Da allora – dichiarano dalla società – sono trascorsi due mesi ed alcuni giorni. Un grave danno per la società, pesante dal punto di vista economico e anche quale mancato sostegno del pubblico amico, con la tifoseria gaetana privata della partita della squadra del cuore. E con gli abbonati che naturalmente reclamano e sono pronti a chiedere il rimborso delle tessere.

"Il sindaco di Sperlonga Rocco Scalingi"
“Il sindaco di Sperlonga Rocco Scalingi”

La Polisportiva Gaeta intanto comunica che si riserva di chiedere un risarcimento danni per quanto avvenuto. Sul Riciniello non si conoscono i tempi di rientro, mentre ieri lo stesso sindaco sperlongano ha affermato di non essere a conoscenza dei tempi necessari per l’agibilità”.